Martedì 9 maggio 2023, al Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo si è celebrata la prima presentazione nazionale del Rapporto Labsus.
Labsus, il Laboratorio per la sussidiarietà, ha un obiettivo ben preciso, fondato su una certezza. La certezza è che le persone sono portatrici non solo di bisogni ma anche di capacità e che è possibile che queste capacità siano messe a disposizione della comunità per contribuire a dare soluzione, insieme con le amministrazioni pubbliche, ai problemi di interesse generale.
dalla mission di Labsus
Il team di Labsus si impegna tutti i giorni a promuovere e diffondere la cultura della sussidiarietà, elaborando idee, raccogliendo esperienze e materiali di ogni genere, segnalando e sostenendo iniziative.
Il rapporto annuale Labsus, raccoglie tutte le esperienze di sussidiarietà attive in Italia, proprio per favorire la crescita di questo nuovo modello culturale, la sfida di quest’anno, è stata quella di mettere al centro l’educazione come bene comune, attraverso un’indagine effettuata su ben 102 Patti di collaborazione che vedono la Scuola protagonista, insieme a decine di migliaia di persone coinvolte.
A Palermo la prima tappa di presentazione del Rapporto Labsus 2022 in Italia.
Il Dipartimento di Architettura, Università degli studi di Palermo, è stato teatro della prima tappa italiana di presentazione del rapporto Labsus, alla presenza di:
- la Prof.ssa Giuditta Petrillo Presidente del CeSVoP
- il Dott. Pasquale Bonasora Presidente di Labsus
- la Prof.ssa Anna Rosa Prizzi USR Sicilia
- il Prof. Marco Picone Università degli Studi di Palermo
- la Dott.ssa G. Rita Jose Mangione INDIRE
Un’iniziativa organizzata dal CeSVoP, che da più di 15 anni promuove in tutta la Sicilia Occidentale la cultura della sussidiarietà fra le associazioni, i volontari, gli enti di terzo settore e soprattutto fra le giovani generazioni!
La presentazione del Rapporto Labsus è stata occasione per parlare di patti educativi di comunità, accordi sottoscritti tra le diverse parti interessate, tra cui scuole, famiglie, associazioni e istituzioni locali, al fine di promuovere una cultura educativa condivisa.
Un nuovo modello educativo che in Sicilia Occidentale, grazie anche al supporto del CeSVoP e delle reti associative è in forte crescita!
Tante le esperienze in atto:
- A Castellammare del Golfo l’intera comunità sostiene un innovativo progetto giovanile di inclusione sociale e valorizzazione del territorio!
- A Palermo, la rete associativa della seconda circoscrizione, con il supporto del CeSVoP, lavorerà proprio per la nascita di una comunità educante
- Con l’USR Sicilia, il CeSVoP protagonista di tante esperienze PCTO in tutta la Sicilia Occidentale grazie a un protocollo di intesa!
- A Bagheria, con “Ricomincio con te per essere comunità”, più di 20 associazioni protagoniste di un progetto rivolto ai giovani del territorio per contrastare la povertà educativa!
Proprio l’esperienza di Bagheria, è stata raccontata in occasione di questo evento di presentazione del Rapporto Labsus grazie al contributo di Michele Pedone, sociologo, coordinatore del Progetto “Ricomincio con te per essere comunità”.
Un innovativo progetto finanziato dall’Agenzia Coesione Sociale che, grazie a una rete di oltre 15 soggetti fra associazioni, enti di terzo settore, istituzioni e scuole offrirà tantissime opportunità ai giovani di Bagheria, Casteldaccia, Altavilla, Ficarazzi, Santa Flavia nei prossimi tre anni!
Una vera e propria comunità educante con il preciso obiettivo di contrastare la povertà educativa offrendo opportunità e stimoli alle nuove generazioni ma anche supporto e ascolto alle famiglie dei giovani a rischio dispersione scolastica.
Sempre a Bagheria, il racconto dell’esperienza del Centro Don Milani
Spazio anche al racconto di un’altra esperienza, collegata alla comunità educante di Bagheria: la prima web agency del volontariato al Centro Don Milani: l’esempio perfetto di come, un’intera comunità, può supportare le politiche giovanili e favorire il protagonismo delle giovani generazioni.
Michela Uzzo e Danilo Conigliaro, operatori CeSVoP, responsabili del progetto #LaScuolaDelVolontariato, hanno raccontato l’innovativa esperienza di #VolontariatoDigitale che ha coinvolto da protagonisti un gruppo di ragazzi e ragazze del territorio per promuovere le attività del Centro Don Milani attraverso il web e i social network.
Un’esperienza educativa di forte impatto, che, nel tempo ha visto questi ragazzi sempre più protagonisti nella loro comunità: un percorso unico in grado di mettere in gioco valori e competenze trasversali.
Un gruppo di ragazzi e ragazze che ogni giorno cresce col passaparola e che, pian piano, sta diversificando il suo intervento al centro:
- proseguendo le attività di comunicazione su web e social
- organizzando eventi
- personalizzando gli spazi
- entrando nel gruppo dei pattisti
Quella di Bagheria è solo una delle tante esperienze di protagonismo giovanile supportate dal CeSVoP in tutta la Sicilia Occidentale, espressione di quella cultura della sussidiarietà orizzontale condivisa con Labsus che, non ha caso, ha citato alcune di queste iniziative nel rapporto annuale!
I patti educativi di comunità favoriscono la costruzione di reti solide e durature tra le diverse parti interessate. La condivisione di obiettivi comuni e di responsabilità permette di creare una maggiore coesione generando risultati positivi nel lungo termine.
Le comunità che adottano questo approccio hanno una opportunità concreta per contrastare il disagio giovanile, attraverso la condivisione di valori importanti quali l’inclusione sociale, la cultura del dono e della collaborazione finalizzati a una migliore preparazione per il futuro dei giovani.
A Palermo, tutte le condizioni sono favorevoli per attivare processi collaborativi per un patto educativo di comunità!
Labsus, CeSVoP, Università di Palermo, associazioni, volontari, enti di terzo settore insieme per praticare concretamente questi nuovi modelli partecipativi di comunità, insieme ai ragazzi e alle ragazze, con un’opportunità in più: la recente approvazione in città del Regolamento per l’amministrazione condivisa dei Beni Comuni!
Palermo si unisce ai più di 270 Comuni ed altri e enti locali che negli anni, hanno provveduto ad adottare di questo innovativo strumento giuridico capace di favorire forme concrete di democrazia partecipativa.