Si è concluso lo scorso 3 dicembre 2021 a Bagheria, uno speciale ciclo di incontri voluto fortemente dalle realtà che, in Sicilia occidentale, sperimentano o vogliono sperimentare esperienze di amministrazione condivisa per la co-gestione dei beni comuni.
Protagonista di questo fitto calendario di appuntamenti, è stato Pasquale Bonasora, il presidente di LabSus – Laboratorio per la Sussidiarietà, che da diversi anni, in tutta Italia, promuove un cambio culturale per la valorizzazione del territorio, dove cittadinanza e amministrazioni locali diventano co-responsabili nella cura e nella gestione dei beni comuni.
La partneship fra LabSus e CeSVoP ha una storia antica, che ha permesso al mondo del volontariato di essere oggi parte attiva in questo processo di rinnovamento culturale.
Da oltre 10 anni, partendo da singole esperienze, il volontariato siciliano ha via via acquisito consapevolezza sul ruolo importante che può ricoprire in questo nuovo modello di cittadinanza attiva.
Oggi infatti, esistono dei riferimenti normativi ben precisi, che permettono di attivare azioni concrete sul territorio dove tanti attori sociali (dal singolo cittadino alle organizzazioni di volontariato, dalle amministrazioni locali alle istituzioni, dalle scuole alle aziende) sanciscono un patto di collaborazione finalizzato alla cura, alla valorizzazione, alla tutela di uno o più beni comuni rispondendo a un bisogno generale condiviso dalla collettività.
Sono tantissime le esperienze nate da questa speciale partnership fra CeSVoP e Labsus, solo nel 2021 sono più di 50 le iniziative realizzate nelle provincie di Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Trapani.
Il ciclo di incontri con Pasquale Bonasora nella Sicilia Occidentale ha avuto 3 finalità:
- Verificare quanto pensato, condiviso e realizzato in questi anni
- Allargare questo modello di cittadinanza attiva coinvolgendo altre amministrazioni comunali
- Provare a pensare a reti in grado di coinvolgere più comuni appartenenti allo stesso distretto
5 tappe in Sicilia occidentale
Marineo, Castellammare del Golfo, Valledolmo, Santo Stefano Quisquina e Bagheria: queste le tappe del tour di Pasquale Bonasora, tantissime le realtà di volontariato che hanno preso parte a questi incontri, coinvolgendo sia le comunità locali che quelle delle zone limitrofe.
Condividere esperienze, raccontare questa nuova visione di cittadinanza, portare contenuti autorevoli e di valore, ha permesso di rafforzare la consapevolezza di chi pratica quotidianamente questo modello di cittadinanza attiva ma, allo stesso tempo, ha generato entusiasmo e voglia di partecipazione da parte delle realtà che ancora non conoscono bene tutte le opportunità e le potenziali ricadute sociali ed economiche che azioni di questo tipo possono generare anche in una piccolissima comunità.
Diventa sempre più naturale oggi parlare di Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni, di articolo 118 della Costituzione Italiana, di co-progettazione e di Patti di collaborazione.
Proprio il Patto di collaborazione è lo strumento principe per attuare cambiamenti concreti in un territorio, un atto di co-responsabilità fra cittadini, volontari, amministrazioni locali per valorizzare, tutelare, salvaguardare, “inventare”, beni comuni che rispondono a un interesse generale della collettività.
Un bene comune infatti non è solo un’aiuola abbandonata, uno spazio degradato o una villetta in disuso, il bene comune può anche essere IMMATERIALE, può essere un servizio di qualità da donare alla cittadinanza, può essere un’azione di tutela e valorizzazione della cultura e del folklore locale, la messa in atto azioni di contrasto alla povertà educativa,il favorire l’integrazione sociale o garantire a tutti l’accesso al mondo digitale.
Condividere, praticare e raccontare tutto ciò, non fa che accrescere la consapevolezza che in una città, un piccolo comune o una zona rurale, il cambiamento non può essere delegato solo alla politica, ma è responsabilità di tutti i soggetti che la compongono.
Un pò di Numeri
- Lo abbiamo detto prima, 5 i comuni coinvolti in questo “tour”: Marineo, Castellammare del Golfo, Valledolmo, Santo Stefano Quisquina e Bagheria.
- Più di 60 le amministrazioni locali coinvolte, alcune hanno portato la loro esperienza, altre hanno ascoltato storie di altri territori, per trovare idee e proposte applicabili nelle loro realtà
- Più di 100 le organizzazioni di volontariato e gli Enti di terzo settore partecipanti, tutti promotori consapevoli di questo nuovo modello di cittadinanza attiva, acquisito grazie all’azione costante e capillare del CeSVoP negli ultimi 10 anni.
- Più di 30 le reti territoriali già attive nei territori della Sicilia Occidentale
- Più di 50 le esperienze raccontate e condivise
Un impegno concreto
Cittadini, volontari, reti territoriali, sindaci, consiglieri, assessori comunali, imprenditori, docenti, dirigenti scolastici tornano a casa dopo questa esperienza con un impegno concreto: rafforzare quanto fatto già, attivare nuovi patti di collaborazione ma, soprattutto, allargare le reti territoriali, mettere in relazione le esperienze locali, avvicinando i territori dello stesso distretto.
Questo è un processo che il CeSVoP sta sperimentando già con una rete interprovinciale, che coinvolge tre grandi progetti, finanziati da Fondazione Con il Sud, che operano nelle provincie di Caltanissetta, Agrigento e Trapani.
E’ un primo passo verso un futuro ancora non semplice da vedere, serve allora incentivare la pratica di questo innovativo modello di sviluppo territoriale attraverso la co-progettazione, la rete e una verifica costante di quanto fatto.
Per questo motivo, la conclusione del tour di Pasquale Bonasora in Sicilia non è un punto di arrivo, ma la prosecuzione di un cammino su strade nuove ancora da scoprire, anzi, da inventare.
Il “patto” fra CeSVoP, LabSus e realtà territoriali si rinnova e si da appuntamento ad Aprile 2022, per verificare se quanto emerso in queste 5 tappe, è stato messo in atto e come.
Un cambiamento concreto della società è possibile, Insieme al volontariato
Per conoscere esperienze, idee, contenuti e prospettive che il CeSVoP promuove sui territori della Sicilia Occidentale, visita la pagina #UnaReteDiBeniComuni cliccando sul pulsante sottostante.