La riforma riconosce e potenzia il ruolo del Centri di servizio per il volontariato (Csv) che diventano 49 e allargano la propria platea di riferimento offrendo servizi a tutti i “volontari negli Enti del Terzo settore”, e non più solo con quelli delle organizzazioni di volontariato definite dalla legge 266/91.

Cantiere del Terzo Settore “La riforma in pillole”

Con l’entrata in vigore della riforma del terzo settore, il volontariato si trova di fronte a nuove sfide e tante opportunità. La riforma del terzo settore ha introdotto una definizione comune per diverse tipologie di organizzazioni denominate “enti del Terzo settore (ETS)”, che comprendono associazioni, fondazioni e altri enti privati che svolgono attività di interesse generale senza scopo di lucro.

All’interno di questa riforma, i Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) hanno acquisito un ruolo ben preciso e si sono ampliati per offrire servizi a tutti i volontari negli Enti del Terzo settore, non solo alle organizzazioni di volontariato definite precedentemente dalla legge.

Con la riforma del Terzo Settore, è sempre più chiaro come oggi il volontariato, si possa declinare in forma concreta di cittadinanza attiva!

La valorizzazione di luoghi e delle comunità locali è fortemente facilitata dall’azione concreta e inclusiva del volontariato e i CSV sono chiamati a diventare agenti di sviluppo del volontariato nei territori. 

Ecco le sfide dei CSV nei prossimi anni:

  • Promozione della crescita delle esperienze associative: I CSV dovranno concentrarsi sulla promozione e sul sostegno alla crescita delle esperienze associative, facilitando l’ingresso di nuovi volontari e l’espansione delle organizzazioni esistenti. Questo richiederà strategie di reclutamento efficaci, formazione e mentorship per i volontari, nonché l’accesso a risorse finanziarie e materiali.
  • Collaborazione tra le realtà del volontariato: I CSV dovranno favorire la collaborazione tra diverse realtà del volontariato, creando opportunità per lo scambio di conoscenze, risorse e migliori pratiche. Questa sinergia tra organizzazioni del terzo settore consentirà di massimizzare l’impatto sociale e di affrontare sfide comuni in modo più efficace.
  • Cooperazione tra volontariato, istituzioni e imprese: I CSV dovranno promuovere la cooperazione tra il volontariato, le istituzioni pubbliche e le imprese private. Questa collaborazione può portare a partnership strategiche, condivisione di risorse e competenze, nonché a iniziative congiunte per affrontare questioni sociali e comunitarie.
  • Valorizzazione delle forme emergenti di volontariato: I CSV dovranno riconoscere e valorizzare le forme emergenti di volontariato, come il volontariato digitale e il volontariato aziendale. Queste nuove modalità di volontariato offrono opportunità di coinvolgimento flessibili e innovative e richiedono l’adattamento dei servizi offerti dai CSV per supportare tali iniziative.
  • Sviluppo delle capacità organizzative del volontariato: I CSV dovranno concentrarsi sullo sviluppo delle capacità organizzative delle organizzazioni del terzo settore. Questo implica fornire formazione, consulenza e supporto tecnico per migliorare la gestione interna, la pianificazione strategica, la raccolta fondi e altre competenze cruciali per il successo delle organizzazioni.
  • Riconoscimento dei diritti e focalizzazione sulle sfide territoriali: I CSV dovranno riconoscere l’importanza dei diritti delle persone coinvolte nel volontariato e focalizzare l’attenzione sulle specifiche sfide e problematiche dei territori a livello nazionale. Ciò implica il coinvolgimento attivo delle comunità locali nel processo decisionale e il sostegno di iniziative volte a rispondere alle esigenze specifiche di ciascuna area.

Il CeSVoP è già al lavoro da diversi anni nella promozione e pratica in tutta la Sicilia Occidentale di questo nuovo modello culturale

lo fa accompagnando volontari, associazioni e reti informali a compiere azioni concrete di solidarietà nei loro territori. Un processo di facilitazione costante che si realizza attraverso:

Un’onda di rinnovamento capillare in tutta la Sicilia Occidentale dove, volontariato, istituzioni, amministrazioni pubbliche, aziende locali possono trasformare un intero territorio!