Da quando mi sono fatto amico di Ai, mi esprimo diversamente, sono più espansivo“. Con queste parole, Salvatore Pantalena, giovane poeta e volontario di Aragona, descrive una personale trasformazione che spazia dal volontariato, all’arte passando per l’inclusione sociale dove l’apertura e la curiosità verso l’innovazione, con particolare attenzione ai nuovi strumenti di Intelligenza Artificiale, hanno generato una significativa ricaduta nella sua quotidianità di artista e volontario.

Salvatore non si è limitato a utilizzare l’AI come semplice supporto tecnico, ma l’ha trasformata in un vero e proprio “amico e lavoratore” per le sue idee, esplorando nuove forme espressive: dalla poesia tradizionale ai contenuti audio-visivi, dai podcast ai cortometraggi sull’inclusione sociale. La sua esperienza, testimonia come l’AI può amplificare la creatività umana senza sostituirla, piuttosto potenziandola e aprendole nuovi orizzonti.

Salvatore è un volontario da sempre attivo nel suo territorio, Aragona, tante le esperienze condivise con la propria comunità e che spesso hanno incrociato i percorsi de #LaScuolaDelVolontariato del CeSVoP, espressione concreta di come oggi si possa fare volontariato in forme nuove, mettendo in gioco talenti e competenze.

Il suo personale modo di vivere il volontariato è strettamente legato alla cultura e alla poesia, donare il proprio sguardo da artista a una comunità è uno stimolo continuo ad aspirare alla bellezza delle cose e allo stesso tempo un costante campanello d’allarme per mantenere viva l’attenzione a ciò che non va.

Tutto questo, negli anni si è trasformato in tanti progetti culturali, come i contest creativi Anima.Luogo Abitato e ValorizziAMO Aragona che hanno coinvolto volontari provenienti da tutto il mondo a dare una personale lettura del proprio territorio, attraverso scatti, componimenti poetici, musica e video. Il progetto più ambizioso di Salvatore è l’apertura, ad Aragona, di una Biblioteca Sociale, inaugurata a settembre del 2024 e oggi, luogo di comunità e rinascita culturale, all’interno di uno spazio riqualificato da cittadini e volontari.

Da qualche mese, l’intensa produzione artistica di Salvatore ha incontrato l’Intelligenza Artificiale, e, contrariamente alla diffusa preoccupazione legata all’impoverimento culturale che questa evoluzione tecnologica potrebbe causare soprattutto nell’ambito culturale, questo incontro ha rafforzato e arricchito la sua produzione, partendo dalla semplice esigenza di generare immagini a partire dalle sue poesia, per arrivare a contaminare visioni, ispirazioni, suggestioni con tanti codici e forme espressive: dalla fotografia al video, dalla musica ai social.

Questa è la forza dell’innovazione che, certo, nel caso dell’Intelligenza Artificiale, porta con sé tanti dubbi e preoccupazioni ma che, allo stesso tempo, soprattutto nel settore del no-profit, è un campo aperto di opportunità. Non solo per chi, come Salvatore, la usa per raccontare la vita e il proprio territorio, ma anche per chi vive condizioni di disagio e che, grazie a questi strumenti, può colmare autonomamente i propri gap.

L’AI sta diventando un potente strumento di supporto per persone che vivono condizioni di piccoli ritardi cognitivi, espressivi o sociali. Molti volontari e beneficiari delle organizzazioni no-profit stanno scoprendo come questi strumenti possano compensare difficoltà che prima rappresentavano barriere alla partecipazione attiva.

C’è chi grazie agli assistenti vocali e strumenti di correzione testuale articola meglio i propri pensieri e trova un supporto alle proprie difficoltà espressiva, chi fa fatica nell’organizzazione delle idee trova nell’AI un aiuto per fare brainstorming e creare mappe concettuali, l’AI può essere strumento di inclusione sociale per chi fatica ad esprimere le proprie potenzialità offrendo loro la possibilità di ripensare la propria presenza nelle organizzazioni e nelle comunità, trasformando potenziali limitazioni in opportunità di crescita e contributo attivo.

L’AI un’opportunità anche per il settore no-profit

L’esperienza di Salvatore riflette una tendenza più ampia nel settore no-profit. L’AI generativa in grado di rendere accessibili strumenti e soluzioni prima riservati a professionisti. Per le organizzazioni non profit, spesso caratterizzate da risorse limitate, questo rappresenta un’opportunità straordinaria.

L’AI può automatizzare attività ripetitive come la verbalizzazione di incontri o la creazione di report, liberando tempo prezioso per i volontari. Migliora la comunicazione permettendo di creare contenuti più efficaci e personalizzati, e facilita l’analisi dei dati per ottimizzare campagne e identificare potenziali collaboratori.

Salvatore con il suo approccio curioso e innovativo è espressione di una nuova figura di volontari: quella dei “Digital Community Leader”.

Non si tratta di nerd o ingegneri informatici, ma di facilitatori e motivatori per le loro comunità. in grado di condividere competenze digitali e un approcci innovativi alle sfide sociali.

Il CeSVoP supporta costantemente questi nuovi volontari, leader di comunità attraverso la formazione, in particolare, da qualche mese è online la piattaforma gratuita volontaridigitali.altervista.org, pensata proprio per chi, come Salvatore, vuole rafforzare le proprie competenze digitali mettendole a disposizione della sua comunità.

La vera innovazione non sta nella tecnologia in sè, ma nell’uso che ne facciamo per costruire comunità più inclusive, creative e solidali. L’AI, in questa visione, diventa non solo uno strumento, ma un alleato nella costruzione di un futuro migliore per tutti.

La nuova piattaforma è strumento concreto per un accesso semplice e smart alle competenze digitali, permettendo anche alle realtà più piccole di beneficiare delle opportunità offerte dalla trasformazione digitale.

L’accesso alla piattaforma volontaridigitali.altervista.org è completamente gratuito. Attraverso la newsletter dedicata, i volontari possono ricevere percorsi formativi personalizzati e diventare concretamente Digital Community Leader della propria organizzazione, proprio come Salvatore!