Si è svolta dal 25 novembre al 16 dicembre 2022 una cinerassegna dal tema Cinema e solidarietà, una prima sperimentazione del CeSVoP, nell’ambito dei servizi Biblioteca e Scuola del Volontariato che in particolare da quest’anno ha scelto di puntare  anche su un progetto culturale attraverso più canali espressivi: dai libri, al gioco, ai laboratori fino al cineforum. 

Una nuova visione di biblioteca dalla voce dei protagonisti

Sede di questo cineforum è stata la Biblioteca Sociale di via Pizzetti 10 a Palermo, un bene confiscato alla mafia che, con il supporto del CeSVoP e di un forte rete associativa è oggi un polo culturale in centro città che sempre più spesso diventa teatro di idee e progetti promossi direttamente dai giovani.

Dalla scelta del tema alla realizzazione della cinerassegna

La scelta di un tema ampio come quello della solidarietà, che trova espressione non solo nel volontariato, ma che prima di tutto è esperienza umana, cultura del dono e cittadinanza attiva, programmato e poi condotto da Emanuela Biscardi, giovane volontaria, e da altri giovani partecipato non solo nella visione ma anche nella partecipazione al confronto post-proiezione.

La diffusione della rassegna

l’invito e la diffusione della rassegna: è stato scelto un pubblico non molto vasto, un po’ limitati dai vincoli della licenza, un po’ per garantire la sicurezza con un pubblico ridotto, all’interno della piccola hall della Biblioteca sociale di via Pizzetti, ma si può essere costantemente informati dei programmi delle attività tesserandosi alla biblioteca. Per il servizio di Biblioteca si può fare richiesta attraverso l’area riservata del CeSVoP (clicca qui).

I film scelti, da oggi anche come consigli di visione


Involontaria: l’esame

Il film “involontaria: l’esame” è un mediometraggio uscito quest’anno. Più precisamente si tratta di uno spin off, tratto da una web serie distribuita online da mtv, del 2019, hanno comunque in comune solo il tema principale che è proprio il volontariato. Il regista è Alessandro Guida, non molto conosciuto.

Il Trailer di Involontaria

Gli attori, sono molto giovani, alcuni alla prima esperienza, in generale la qualità della recitazione e del film, sono un po’ amatoriali. Si tratta di una storia giovanile, dal modo in cui i temi vengono trattati, alle musiche ma anche la fotografia, per certi versi è anche una commedia romantica, ma esce un po’ dal genere perché l’altro tema è proprio il volontariato. Da questo punto di vista è interessante perché la giovane protagonista accetta un po’ controvoglia la proposta del padre di passare in questo modo parte della sua estate, prima di tentare il famigerato esame per entrare nel corso di medicina, questa è un po’ la premessa di partenza. Da qui viene il titolo, che in realtà ha anche un’altra valenza nella storia, perché si parlerà anche di un altro genere di esame, come scopriremo.

Il volontariato cosa è? Perchè vale la pena farlo? Cosa ha da insegnarci? È questo che Sara, la protagonista, scoprirà nella storia e quindi pensavamo fosse il modo giusto per iniziare questa rassegna. [Emanuela Biscardi]

Dopo il matrimonio

“Dopo il matrimonio” del 2006, quindi il più datato della rassegna.

Diretto da Susanne Bier, una regista abbastanza affermata, (recentemente ha diretto Bird Box).

Dopo il matrimonio – trailer

Si tratta di un film a produzione di Danimarca e Svezia, quindi europeo, candidato al premio oscar come miglior film straniero, ha vinto qualche premio in Danimarca. La storia si connette al tema della rassegna “Cinema e solidarietà” perché nella storia vediamo narrati due modi di fare volontariato, investire nel sociale. Da una parte troviamo il protagonista che è praticamente un missionario, vive in India, l’orfanotrofio di cui si occupa è diventato il fulcro della sua vita.


Dall’altra parte abbiamo il filantropo, il cui impegno nel sociale si limita a un impegno economico, molto distaccato. La cosa interessante é che nessuno dei due approcci, incarnati da due personaggi, viene effettivamente considerato negativo, si considerano pro e contro e soprattutto si vede che sono due lati della stessa medaglia a tutti gli effetti.

Nonostante questo il tema principale del film rimane comunque la responsabilità, cosa significa essere un punto di riferimento per una “famiglia” che sia tradizionale o appunto che sia un orfanotrofio.

Si tratta di un film abbastanza drammatico, lo notiamo anche dalla fotografia, da come essa ritrae il territorio danese, freddo, non molto accogliente e come invece l’India rappresenti a tutti gli effetti un mondo alternativo, altro. 

Recentemente di questo film è stato realizzato un remake americano con uno scambio del genere di alcuni personaggi per cui la protagonista è Michelle Williams e troviamo Julianne Moore in uno dei ruoli principali, per chi fosse interessato ad approfondire la storia.

Il cast di questa versione però è comunque un buon cast, il protagonista assoluto è Mads Mikkelsen. [Emanuela Biscardi]

Pride

“Pride” è un film del 2014, diretto da Matthew Warchus, regista con esperienza teatrale. Si tratta di un film esplicitamente inglese, fra i produttori troviamo infatti anche la BBC

Già dal titolo “Pride” mette in chiaro la sua tematica, non si tratta soltanto dell’orgoglio della prima comunità queer, ma anche dell’orgoglio dei lavoratori, dei minatori inglesi vessati dalla linea politica del governo Tatcher, impegnati in uno sciopero lungo e difficile. L’ambientazione del 1985 è quindi essenziale perché è anche un periodo acuto per la diffusione dell’AIDS. Questo tipo di spunti narrativi potevano portare a scrivere un film fortemente drammatico, invece si tratta per certi versi di una commedia. È una storia positiva perché il cuore del film è proprio l’incontro tra due realtà associative, che si trovano, chi deliberatamente chi in modo inaspettato, ad allearsi e a sostenersi a vicenda, dando voce ad uno splendido esempio vero di attivismo intersezionale

Pride – trailer

In questo modo il film riesce a trattare anche delle tematiche secondarie in maniera molto coerente, si parla di mettersi in gioco, di fare raccolta fondi, di un incontro tra due generazioni diverse, di coming out e della necessità di avere una comunità

Tutto questo è reso possibile da un cast di livello, tra cui troviamo George MacKay in uno dei primi ruoli di spicco, Imelda Staunton, (che qualcuno potrebbe ricordare per la saga di Harry Potter e recentemente per aver interpretato la regina in “the Crown“), Bill Nighy, e Andrew Scott tra gli altri. 

A livello tecnico è interessante notare che alla tipica palette di grigi, un po’ desaturati che ci fanno pensare subito al clima uggioso dell’Inghilterra, si contrappongono anche i colori caldi, a volte neon, che descrivono molte delle scene che hanno al centro il gruppo di lesbiche e gay; (ai tempi la sigla era ancora corta ma anche su due sole lettere si può aprire dibattito). 

Quel che rimane di questo film però è una lezione semplice ma non ancora scontata: 

La solidarietà verso l’altro, riuscire a guardare oltre il proprio interesse o i propri pregiudizi, è qualcosa che rende anche le nostre cause più forti, suggerendoci che forse il volontariato è l’azione politica per eccellenza perché è azione concreta di interesse per gli altri. [Emanuela Biscardi]

E ora… Partecipa, Proponi, Diventa!

Per il 2023 la Scuola del Volontariato riapre ai giovani appassionati di cinema a supportare il progetto culturale della Biblioteca sociale con nuove proiezioni, partecipando non solo da fruitori ma anche proponendo e diventando co-protagonosti di un nuovo progetto culturale e più in generale delle attività della Scuola del volontariato