Oltre al 9 e 10 gennaio 2021, già previsti come giorni arancione per tutta Italia, la Sicilia continuerà a rimanere nel regime intermedio di restrizioni anticovid. Infatti, nella nostra regione il virus segna un indice di contagiosità superiore a 1. Per questo, a fianco delle disposizioni vigenti a livello nazionale, il presidente regionale Musumeci ne indica altre più ristrettive in un’ordinanza dell’8 gennaio.

Il presidente motiva così questa scelta: «C’è un solo rimedio, purtroppo, per evitare l’ulteriore crescita dei contagi in Sicilia: adottare misure restrittive, tenendo conto anche delle indicazioni arrivate dal Comitato tecnico scientifico regionale».

In sintesi, scuole superiori e università chiuse sino a fine mese e solo didattica a distanza. Stessa cosa per le scuole elementari e medie inferiori sino al 16 gennaio (con possibilità di prolungamento). Mentre continua regolarmente l’attività in presenza per nidi, asili e scuole dell’infanzia.

Poi, controlli per chi arriva in Sicilia e negozi aperti con accessi contingentati, più la possibilità per i sindaci di intervenire con eventuali chiusure e limitazioni. In quest’ultimo caso, le amministrazioni locali possono avvalersi anche delle associazioni di volontariato.

Il governo regionale ha preparato anche delle diapositive di sintesi di cosa si può fare nel periodo di zona arancione in Sicilia.