Dal 30 settembre 2020: mascherina anche all’aperto in presenza di altre persone non familiari; niente aggregazioni spontanee; registrazione, controlli, tampone rapido per chi proviene dall’estero; possibilità di “zone rosse” localizzate. Questi i cardini dell’utlimo decreto emanato dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
In questo modo, si cerca di arginare il diffondersi sempre più rapido di contagi da coronavirus in Sicilia.
In particolare, esenti dall’obbligo di mascherina solo i bambini sino ai sei anni e chi sta facendo intensa attività fisica (con mascherina da indossare, però, alla fine). Per chi proviene dall’estero, registrazione obbligatoria sul sito www.siciliacoronavirus.it e controlli da parte delle Aziende Sanitarie Provinciali. Infine, divieto di aggregazioni nei luoghi pubblici o aperti al pubblico (strade, piazze e parchi). Fanno eccezione le manifestazioni autorizzate che, tuttavia, vanno svolte nel pieno rispetto delle norme anticovid.
Infine, il provvedimento potenzia i controlli sul personale sanitario e sulle fasce fragili e a rischio della popolazione. E lascia aperta la possibilità che, in caso di focolai localizzati, possano scattare restrizioni e chiusure di zone limitate del territorio siciliano.
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