Sono giorni duri, questi, per Castronovo di Sicilia, piccolo borgo montano della periferia di Palermo: la pandemia è arrivata fin qui, colpendo duramente la comunità, con tanti casi di persone ammalate e purtroppo anche qualche perdita umana.

Giorni di isolamento, di distanza, che arrivano dopo mesi difficili sia per la situazione sanitaria, che per le condizioni sociali e lavorative degli abitanti del paese.

Una situazione particolare, che a qualcuno ha fatto tornare alla mente, per similitudine, una storia molto cara agli abitanti di Castronovo, una vicenda in cui, in un paese allora segnato dalle difficoltà di una vita semplice e con poche comodità come poteva essere quella di una comunità montana degli Anni Trenta, si percepì forte fra gli abitanti la necessità di stringersi insieme per fronteggiare un evento assolutamente insolito ed eccezionale.

E di storie quest’anno, a Castronovo, se ne sono raccontate parecchie: come in tutti i comuni del distretto 38, anche qui i volontari aderendo al Servizio di Animazione Territoriale del CeSVoP, durante l’estate hanno realizzato una iniziativa di promozione territoriale; hanno portato i visitatori alla scoperta delle risorse del paese, attraversando strade e scoprendo luoghi e monumenti storici ma soprattutto, grazie al sapiente lavoro svolto con i ragazzi, hanno messo in scena delle performance con cui hanno raccontato gli avvenimenti che hanno segnato la storia del paese.

Contestualmente, era stato chiesto agli abitanti di Castronovo di raccogliere delle storie che fossero capaci di raccontare il territorio: fra queste, la storia di Francesco Iovino era rimasta “nel cassetto”…

Poi, come sappiamo, la pandemia ha ripreso la sua corsa e Castronovo si è trovata a vivere le paure e le sofferenze che purtroppo ora accomunano quasi ogni angolo della terra.

Ma il ricordo di quella storia rimasta in attesa di prendere il volo e il ricordo dell’opera dei volontari che in tanti modi negli anni hanno sempre dimostrato vicinanza e donato supporto al paese, si è riacceso proprio in questo periodo di difficoltà: ecco allora che la storia raccontata diventa un modo per far sentire la propria vicinanza, se non fisica, almeno spirituale, a tutti i compaesani.

E’ la storia di un miracolo, di una grazia che ha attraversato il paese e che è divenuta patrimonio comune, un evento a cui tutti sono molto legati, per devozione o per appartenenza; è una delle storie messe in scena quest’estate dai ragazzi insieme ai volontari...

Francesco Iovino ha voluto raccontare dal punto di vista della sua famiglia quell’evento miracoloso che ha segnato la storia di Castronovo, ed i volontari, che in questo periodo sono impossibilitati ad operare come sono soliti fare, facendosi prossimo per l’altro, desiderano regalarla a tutti coloro che stanno vivendo questi particolari momenti di sofferenza, per dimostrare con qualsiasi mezzo possibile la loro vicinanza.

Chi crede, vede in questa storia il segno di una Grazia speciale che accompagna il paese; chi non crede, di certo vi vede quanto sia importante che una comunità sappia farsi prossimo, soprattutto in momenti di difficoltà.

Un ringraziamento speciale a Pierangela Longo dell’Associazione Amici di Don Bosco di Castronovo per averci segnalato questa storia che puoi scaricare cliccando sul tasto verde sottostante.