“Chiudi gli occhi
Immagina una gioia
Molto probabilmente
Penseresti a una partenza […]

Ma tra la partenza e il traguardo

Nel mezzo c’è tutto il resto
E tutto il resto è giorno dopo giorno
E giorno dopo giorno è
Silenziosamente costruire”

Quante volte siamo ripartiti, quest’anno… un anno anomalo, difficile, che ha visto ciascuno di noi ripensarsi e cambiare qualcosa del proprio modo di vivere, delle abitudini, di sè…

Il cambiamento non ha risparmiato nemmeno il Centro Servizi: la pandemia è scoppiata quando eravamo nel pieno delle attività territoriali, agli inizi di marzo, i progetti già avviati sulle 19 delegazioni, calendari di iniziative, impegni presi, contatti avviati su tutti i territori, aspettative e poi… una brusca fermata d’arresto!

Ciò che non si è fermato, però, è stata la voglia di non farsi travolgere dagli eventi: con un termine ormai diffuso, potremmo dire di avere esplorato e messo a frutto la nostra capacità di “resilienza”. Un giro di consultazione online (sic!) con tutti gli ETS coinvolti nei percorsi di co-progettazione territoriale, per raccogliere la voglia dei volontari di andare avanti, di ripensare le attività, di mettere in pratica ciò che si poteva fare, per non abbandonare gli utenti, per dare un segnale di continuità, per dire che “Il volontariato non si ferma”… e, infatti, non si è fermato!

Primavera inoltrata, segnali di miglioramento sul fronte pandemico; davanti, un’estate che si preannunciava di rinascita: con noi, i volontari pronti a scendere in campo, ripartiamo!

E’ così che il servizio di animazione territoriale in questo strano anno ha potuto portare a termine, su quasi tutti i territori, gli obiettivi prefissati: fatto salvo alcune eccezioni, soprattutto relative a progetti che avrebbero coinvolto le categorie più fragili, come le persone con disabilità o gli anziani, o alcune di quelle che prevedevano il diretto coinvolgimento delle scuole a partire dalla primavera, le attività sono riprese e si sono portate a termine.

Ecco una sintesi dei risultati raggiunti:

su 47 territori si è lavorato sulla tematica dei Beni Comuni, coinvolgendo 199 Organizzazioni di Volontariato,52 altri Enti di Terzo Settore e 9 istituzioni; attualmente, 7 Comuni (Salaparuta, Pantelleria, Butera, Castelvetrano, Mazzarino, Campobello di Licata, Aragona) sono in fase di approvazione del Regolamento sull’Amministrazione Condivisa, mentre in altri 7, dove il regolamento era già stato approvato, sono in fase di attivazione gli Uffici dell’Amministrazione Condivisa; sono state riqualificate 4 aree cittadine in provincia di Trapani e Caltanissetta, altre 8 in provincia di Palermo; sono stati attivati a Bagheria 2 tavoli di co-progettazione per la definizione dei piani di gestione di 2 luoghi che negli anni scorsi erano stati oggetto di percorsi di co-progettazione fra associazioni ed amministrazione comunale, Teatro Butera ed il bene Confiscato dell’ex Villa Castello, luoghi destinati ad un uso sociale da parte della popolazione locale.

Una sintesi del lavoro VOLONTARIATO, BENI COMUNI, CULTURALI E PAESAGISTICI

10 territori invece hanno scelto di lavorare sulla tematica Volontariato e Giovani, coinvolgendo 73 OdV, 3 altri ETS e 33 istituzioni; 600 gli studenti coinvolti in attività di promozione del volontariato e laboratori di cittadinanza attiva; le scuole della città di Gela, grazie all’intervento del CeSVoP, hanno siglato con l’Ufficio Scolastico Provinciale un protocollo di intesa di durata triennale; a Marsala, grazie all’attivazione di un laboratorio di clowntherapy, oltre 50 giovani sono divenuti volontari presso le associazioni.

Una sintesi del lavoro VOLONTARIATO E GIOVANI

Sono stati 18 invece i territori che hanno lavorato sulla tematica dell’Inclusione sociale, insieme a 27 OdV, 10 altri ETS e 14 istituzioni; la rete territoriale di Termini Imerese, a partire dall’esperienza della Casa del Volontariato, che da sempre è in prima linea su questa tematica, ha partecipato al Bando Solitudini della Regione Sicilia ed ha vinto: le attività partiranno non appena le condizioni pandemiche lo renderanno possibile; è stata aperta una sartoria solidale; i quartieri a rischio socio-economico di Petrosino sono stati animati da un coro itinerante di bambini.

Una sintesi del lavoro VOLONTARIATO E INCLUSIONE SOCIALE

Questi non solo soltanto numeri: sono la dimostrazione della capacità del volontariato di resistere alle difficoltà e di adattarsi agli imprevisti, pur di dare continuità alla propria azione sui territori.

Ed il CeSVoP, in questi mesi incerti, è rimasto accanto ai volontari, ha offerto strumenti nuovi, garantito vicinanza e supporto, perchè nessuna scintilla di energia andasse perduta, nessuno sforzo diventasse vano, nessun progetto fosse dimenticato.

Un nuovo anno ci attende, le sfide non sono finite, probabilmente saremo chiamati a cambiare ancora una volta approcci e modalità operative, ma ciò che non cambierà sarà la presenza di una struttura nata per sostenere e sviluppare il volontariato.

Noi ci siamo!

“Io ti stringo le mani, rimani qui”