Lo dicono con semplicità e non si limitano alla denuncia, ma si attivano. In una lettera diffusa in questi giorni, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Palermo e il consulente Unicef chiedono di porre attenzione al limbo creato dalle recenti norme di tutela e assistenza alle fasce più colpite dalla crisi per l’epidemia.

Una delle situazioni più strane e preoccupanti riguarda gli stranieri e, in particolare, i neomaggiorenni che si trovano in una condizione che rischia di non garantire a loro nessun diritto e sostegno.

Ecco il testo della lettera e nella quale Lino D’Andrea (garante) e Rosario Andrea Lio (consulente Unicef) chiedono di segnalare tutte le situazioni di disagio in cui dovessero trovarsi i neomaggiorenni.

Gentili,

siamo tutti consapevoli del momento storico che stiamo attraversando in seguito alla dichiarata  emergenza sanitaria nazionale ed alle ripercussioni  innanzitutto umane, ma anche economiche e psicologiche.

Le istituzioni nazionali e locali  hanno messo in moto una macchina per sostenere  coloro che soffrono, organizzando strutture per accogliere i senza fissa dimora e buoni pasto  per coloro che si sono ritrovati a non avere alcuna forma di sostentamento. 

In questa condizione, gli stranieri ed in particolare i neomaggiorenni che si trovano fuori dal circuito del sistema di accoglienza, rischiano di pagare un prezzo ancora più alto rimanendo da soli. L’Unicef, insieme al Garante per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Palermo, sta cercando risorse economiche da indirizzare a coloro che non rientrano nel sistema di tutela attuato dalle istituzioni.

Pertanto, Vi invitiamo a segnalare, nel più breve tempo possibile, casi di neomaggiorenni che si trovano in situazioni di disagio sociale ed economico e che, per vari motivi, non sono  rientrati nelle misure di sostegno economico previste dal decreto legge “Cura Italia”. Le segnalazioni vanno indirizzate ad una delle seguenti mail: garanteinfanziadolescenza@comune.palermo.itmonitoraggiotutori.unicef@gmail.com.

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