Cercate ardentemente di scoprire a che cosa siete chiamati a fare, e poi mettetevi a farlo appassionatamente. Siate comunque sempre il meglio di qualsiasi cosa siate.
Martin Luther King
Durante l’anno scolastico 2023/2024, otto studentesse della classe V IS del Liceo Classico Giovanni Meli hanno preso parte ad una iniziativa proposta dal CeSVoP, durante la quale hanno avuto la possibilità di sviluppare, rafforzare e affinare alcune capacità richieste dal progetto.
E’ stato proposto loro di affiancare i due volontari responsabili del progetto, Michela e Danilo, come fossero delle vere e proprie colleghe, nella gestione della classe III IS, che ha partecipato alle attività di riqualifica insieme all’associazione di volontariato Retake, in particolare del giardino del Liceo che frequentano.
Questo progetto ha dato la possibilità ad alcune delle ragazze della V IS di scoprire tratti di sé a cui non avevano mai pensato prima di quel momento, attitudini diverse rispetto a quelle con cui hanno sempre familiarizzato e che conoscevano a memoria: atteggiamenti amichevoli, ma anche diligenti, nel momento della direzione di un gruppo e del confronto con altri ragazzi.
Io sono Luna D’India, una studentessa della V IS, colei che sta dietro a queste parole.
Ho deciso di collaborare anche quest’anno alle attività di PCTO proposte dalla scuola in collaborazione con il CeSVoP, ed ho apprezzato molto quest’esperienza, sono soddisfatta e felice di averne fatto parte. Questo progetto mi ha portato diverse opportunità di crescita personale.
Grazie all’incoraggiamento di Michela e Danilo mi sono messa in gioco, lasciandomi guidare dalla voglia di fare ed imparare, invece che far prevalere la mia timidezza e la mia insicurezza.
Ho provato (e forse ci sono anche riuscita, almeno questo è quello che dicono i miei colleghi veterani) a gestire la classe III IS un paio di volte durante il momento dell’icebreaking, tramite due giochi pensati da me, grazie a cui ogni ragazzo poteva esprimersi: parlare delle proprie impressioni, aspettative, idee creative e pensieri critici.
La prima volta è stata una sfida perché ho dovuto spingermi oltre quello che credevo di essere capace, cioè veramente poco. Mi sono messa faccia a faccia con questi ragazzi e, cercando di sopperire l’ansia del momento, ho spiegato loro le dinamiche del gioco per poi gestire l’andamento di quest’ultimo.
La seconda volta è comunque stata una sfida, che, però, ha richiesto l’intervento di un’altra parte di me: oltre a presentare e dirigere il gioco ho dovuto prendere parte ad esso ed esprimere un mio pensiero.
Espormi in “questo” modo, ovvero condividendo la mia opinione a qualcuno che non fa parte delle mie “comfort people”, è stato difficile, ma uno step necessario per questo progetto, ma non solo, lo è stato anche per la me riservata, che ha grandi progetti da realizzare ed ha bisogno di sfide per riuscire ad essere sicura di sé ed imparare a mettersi in gioco.
E’ importante darsi tempo per conoscere sé stessi.
E’ necessario pazientare e, nel frattempo, persistere nel potenziamento delle proprie capacità, mentre si attende che questo lavoro venga alla luce e produca i suoi frutti. Ed è qui che posso riprendere ciò detto da un grande esponente della letteratura latina e dire:
Mi chiedi qual è stato il mio progresso? Ho cominciato ad essere amico di me stesso.
Lucio Anneo Seneca