Il Decreto dell’11 marzo 2020 ha introdotto delle misure sempre più stringenti per arginare il contagio da Covid-19 in tutto il territorio nazionale.
La necessità di non trasmettere l’infezione da coronavirus ci costringe a restare in casa, limitando al massimo i contatti con altre persone.
Nessuno è escluso da tale disposizione, neanche il volontariato.
In questi giorni il CeSVoP ha fornito diverse indicazioni sul comportamento da tenere in questo stato di emergenza che, in maniera quasi naturale, chiama inevitabilmente in causa i volontari e la loro predisposizione ad agire la dove si vivono situazioni di privazione e disagio.
Le indicazioni sono chiare: si consiglia ai volontari di non muoversi in forma singola ma per il tramite di organizzazioni strutturate. Ne abbiamo parlato qualche giorno fa facendo eco alle indicazioni date da CSVnet a tutto il mondo del volontariato.
Le organizzazioni strutturate, giorno dopo giorno si stanno attrezzando: realtà come AVIS, la Caritas, e le organizzazioni di protezione civile sono già un punto di riferimento per chi vuole intervenire da subito.
Altre realtà che per natura, operano nell’ambito dell’ascolto e dei servizi alla persona hanno aperto linee dirette e reti solidali per tutte le persone che stanno vivendo con estremo disagio questo isolamento forzato: svariate le iniziative a trapani, castellammare del golfo, sciacca, Petrosino e a Palermo.
E’ evidente che il volontariato non resta immobile di fronte a questa delicata situazione, l’isolamento forzato però limita notevolmente i momenti associativi di confronto e programmazione che stanno alla base delle azioni del volontariato organizzato.
Cosa fare allora?
L’epidemia Covid-19 ha repentinamente cambiato le nostre vite.
E subito ci siamo tutti impegnati per difendere le nostre attività e passioni cercando nuovi mezzi, ma salvaguardandone il fine e l’essenza.
E così il lavoro diventa “telelavoro”, le aule scolastiche diventano virtuali, la spesa è sempre più online, le assemblee politiche diventano teleconferenze.
Anche il volontariato può raccogliere tutte queste opportunità sia per proseguire a distanza la loro attività quotidiana, sia nella gestione interna di assemblee, riunioni di programmazione e momenti formativi, sia per le attività esterne, trovando nuove soluzioni “virtuali e digitali” e creative.
Tantissime le opportunità e gli strumenti a disposizione: abbiamo già segnalato il programma di solidarietà digitale, sempre in costante aggiornamento, con la possibilità di accedere gratuitamente a risorse e strumenti online.
Anche le opportunità formative sono tantissime: dall’iniziativa “attiviamo energie positive” proposta da Banca Etica, alla Maratona di webinar della Techsoup Academy per la digitalizazione del volontariato.
Cosa muoversi in mezzo a tutte queste opportunità?
Anche il CeSVoP, a seguito dell’emergenza Coronavirus, ha chiuso al pubblico, e annullato eventi e momenti assembleari, tuttavia le attività di consulenza sono attive grazie alla scelta del telelavoro.
Se vuoi riorganizzare il lavoro e le attività della tua associazione di volontariato o ente di terzo settore attraverso soluzioni digitali, smart working, creative learning l’area comunicazione e newmedia del CeSVoP è a tua disposizione.
Puoi richiedere una consulenza contattando telefonicamente l’operatore di riferimento Danilo Conigliaro allo 0917775703 (i numeri interni, negli orari di ufficio, sono direttamente collegati al mobile dell’operatore d’area di riferimento) o attraverso il sistema gestionale cliccando sul bottone sottostante (percorso consulenza/per la comunicazione).