“La piazza è mia! La piazza è mia!“… e subito la mente vola a Nuovo Cinema Paradiso, alle note struggenti della sua colonna sonora, alla poesia di quel film che ha saputo rendere immortale la bellezza dei paesaggi di Palazzo Adriano.
E proprio nei giorni in cui tutto il mondo si commuoveva per la morte del Maestro Ennio Morricone, illuminato autore delle musiche del film, a Palazzo Adriano si svolgeva una iniziativa che, fra storia e natura, riprendendo proprio questa frase del celebre film, ha accompagnato i partecipanti in un percorso della memoria che li ha portati a riscoprire le origini di uno dei borghi più suggestivi del nostro entroterra: dai reperti archeologici di era preistorica contenuti nel Museo del Permiano Valle del Sosio alle origini arbëreshë ancora oggi ben riconoscibili negli abiti tipici così come nella splendida chiesa Maria Santissima Assunta di rito bizantino o nelle tradizioni oggi ancora vive e perpetrate dai cittadini (la salita al monte delle rose, il canto al sole, per citarne alcune fra quelle già sostenute negli anni dal CeSVoP).
Passando per le testimonianze della tradizione cattolica ben visibile nella Chiesa Santa Maria del Lume di rito latino, così come nei ricordi, misti tra tradizione religiosa e laica, degli antichi riti della “quagghiata du chiummu” o della Festa di San Pietro, con il tradizionale rituale della salita al Santuario della Madonna delle Grazie per chiedere una grazia per un proprio caro, o nell’impianto della famosa Piazza Umberto I e della sua seicentesca fontana di pianta ottagonale; fino ad arrivare al più recente museo Nuovo Cinema Paradiso, che ospita preziosissimi ricordi del periodo in cui Palazzo Adriano diventò scenario di uno dei capolavori del cinema italiano.
E come a voler dare continuità alla lunga e preziosa storia del proprio territorio, i volontari hanno scelto di dedicarsi a costruire un nuovo capitolo di questo percorso: hanno scelto di donare a Palazzo Adriano, un luogo: un luogo che manca, a Palazzo, un luogo di incontro “dove potersi raccontare” come dice Nina Francaviglia, Volontaria di ONVGI, un luogo dove incontrarsi, dove “stare”, per godere della bellezza della natura e dei paesaggi, a due passi da quello scrigno prezioso di Palazzo Adriano, fatto di scorci, pietre, vicoli e della meravigliosa Piazza…
Una giornata di ascolto e di conoscenza, quindi, quella del 9 luglio 2020, segnata da una presenza variegata di partecipanti: i volontari delle associazioni della delegazione CeSVoP di Valledolmo, insieme agli ospiti del vicino SPRAR ed ai referenti di altre realtà associative del territorio, hanno potuto ascoltare le testimonianze dei Volontari dell’Ass. Giubbe d’Italia di Palazzo Adriano, che da anni si prodigano, come testimonia il Presidente, Giovanni Schifano, per il bene comune del proprio territorio. Ed il Sindaco Nicolò Granà ha potuto confermare questo impegno, valorizzarlo e confermare l’intenzione di proseguire su questa collaborazione, soprattutto riprendendo in mano il Regolamento sull’Amministrazione Condivisa, strumento di cui l’Amministrazione Comunale si è dotata già 2 anni fa, e che facilita la collaborazione fra cittadini e amministratori, in una ottica condivisa di valorizzazione del territorio.
Ma questo processo di ascolto era già iniziato da qualche giorno: insieme all’iniziativa, infatti, era stata lanciata una raccolta di storie e sono stati diversi i cittadini che hanno speso il loro tempo per raccontare un aneddoto che li legava a Palazzo Adriano, una tradizione che rischia di essere dimenticata, un evento del passato, una consuetudine o una leggenda; testi, video e foto che hanno anticipato l’iniziativa di giorno 9 e sono stati raccolti come preziose testimonianze.
Questi contributi, insieme a quelli che si raccoglieranno nelle iniziative successive, confluiranno in una raccolta che sarà messa a disposizione dei volontari per l’ideazione di nuove iniziative e campagne promozionali da svolgere sul territorio.
“La piazza è mia!” rientra infatti nel cartello di eventi “Riscopriamo il nostro territorio” di valorizzazione del territorio promossi dalla Delegazione CeSVoP di Valledolmo che anche quest’anno ha scelto di operare per dare evidenza a tradizioni, beni naturalistici e monumentali dei comuni del distretto.