Accogliente e generosa, che sa donare e donarsi nonostante le difficoltà che vive. La Sicilia diventa la capitale del dono nel mese in cui l’Italia celebra il Giorno del Dono, istituito per legge il 4 ottobre.

L’isola che, oggi come in passato, si trova a fronteggiare una situazione complessa con l’arrivo di migliaia di migranti a Lampedusa, ospita un ciclo di incontri e iniziative sul tema del dono nell’ambito della campagna nazionale promossa dall’Istituto Italiano della Donazione: non inteso come strumento di raccolta fondi, ma in un senso più ampio, come capacità di ascolto dei bisogni degli altri e soprattutto di partecipazione attiva. 

La sesta edizione del rapporto annuale “Noi doniamo” curato dall’Istituto Italiano della Donazione (IID) è stato presentato il 3 ottobre 2023 a Palermo presso Palazzo Branciforte, Sala dei 99, durante l’evento dedicato realizzato grazie alla collaborazione e al supporto del CeSVoP e con il sostegno della Fondazione Sicilia.

Sottolinea Antonella Tirrito, Assessore all’Innovazione, emergenza abitativa ed educativa e politiche migratorie del Comune di Palermo, intervenuta oggi in rappresentanza di Roberto Lagalla, Sindaco di Palermo: “Siamo felici che sia stata scelta  Palermo come Capitale del dono 2023. Palermo ha sempre fatto dell’accoglienza e del volontariato la propria bandiera. Il terzo settore ha dimostrato di riuscire ad arrivare per primo, nelle emergenze e non solo. Come ci ricorda Don Pino Puglisi, si ama sempre attraverso l’altro proprio perché il dono è relazione. E le relazioni sono un puzzle: per entrare in relazione bisogna imparare a fare spazio all’altro perché non siamo nati per essere isole. Educhiamo alla reciprocità, al senso civico, alla cura della nostra casa comune e delle persone che la abitano”.

“Una scelta che abbiamo fatto con forza e convinzione – sottolinea Cinzia Di Stasio Segretario Generale IID – e che ci porta oggi a Palermo, nel decimo anniversario della strage di Lampedusa, a condividere i risultati della nostra indagine che mettono in luce le difficoltà del terzo settore siciliano che con tenacia porta avanti i suoi progetti nonostante tutto. Oggi vogliamo anche premiare la forza e la passione che negli anni abbiamo potuto riscontrare negli enti, scuole, associazioni che hanno aderito al Giorno del Dono dai suoi esordi. Per questo, e non solo, nel 2023 la Sicilia diventa capitale del dono nel suo senso più ampio e partecipato.”

La prima fotografia del dono in Sicilia mostra intensi chiaroscuri che necessitano una grande cautela nella loro interpretazione. Al tempo stesso è certo che, nonostante il difficile contestoil terzo settore siciliano torna a crescere come numero di enti e forza lavoro, mentre sul fronte delle donazioni economiche risente di qualche difficoltà in più rispetto alla media nazionale. Lo studio necessita di un’attenzione crescente nei prossimi anni per delineare, nel tempo, tendenze e opportunità.

A livello nazionale, ricordiamo che se il 2020 è stato l’anno in cui la pandemia ha generato una reazione solidale degli italiani e il 2021 ha registrato difficoltà sia sul fronte dell’impegno economico che di quello del volontariato, nel 2022 si cominciano ad avvertire i primi segnali di ripresa in tutte le dimensioni del dono, anche se i livelli pre-pandemia sono ancora lontani.

Sottolinea il presidente dell’Istituto Italiano della Donazione (IID) Stefano Tabò: “Abbiamo oggi i primi risultati di un lavoro in progress che vede coinvolti i tre centri di servizio per il Volontariato siciliani: CeSVoP – Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo, CSVE – Centro di Servizi per il Volontariato Etneo e CESV Messina – Centro di Servizi per il Volontariato di Messina. L’obiettivo è quello di creare una banca dati il più completa possibile, che possa ogni anno dare una lettura del fenomeno a livello regionale. La Sicilia, in occasione del Giorno del Dono 2023, è l’apripista di questo ambizioso progetto. I dati che presentiamo, pur non avendo valore statistico, iniziano a tratteggiare una fotografia della propensione a donare in Sicilia che andrà messa a fuoco nelle edizioni successive, ma che già da una prima lettura offrono peculiarità rispetto al dato nazionale”.

Il rapporto annuale “Noi doniamo”

La sesta edizione del rapporto annuale “Noi doniamo”, curato dall’Istituto Italiano della Donazione (IID) in collaborazione con CSVnet in occasione del Giorno del Dono del 4 ottobre, per la prima volta mette in luce lo stato di salute del dono in Sicilia. Il rapporto è frutto del lavoro dell’Osservatorio sul dono nato in occasione del Giorno del Dono 2018 con l’obiettivo di condividere analisi e tendenze tra mezzi di informazione, imprese, opinione pubblica e terzo settore. L’Osservatorio è costituito dall’Istituto Italiano della Donazione e si qualifica come fonte scientifica di riferimento per la cultura e la pratica del dono in Italia. Sotto la lente le tre dimensioni del dono: di denaro, di tempo e biologica. Per ciascuno di tali ambiti il rapporto misura le pratiche e la propensione al dono delle persone residenti in Italia, con dati generali accompagnati da approfondimenti tematici affidati ad esperti e centri di ricerca. I dati rilevati al momento attuale sono stati analizzati e commentati da esperti del settore e diffusi ai giornalisti presenti. Sono partner del progetto Osservatorio sul dono: ASSIF, BVA Doxa, Caritas Italiana, Centro Nazionale Sangue, Centro Nazionale Trapianti, CSVnet, EuConsult Italia, FIDAS, Osservatorio di Pavia, Scuola di Fundraising di Roma, Walden Lab.

Il rapporto è stato presentato oggi a Palermo presso Palazzo Branciforte, Sala dei 99, durante l’evento dedicato realizzato grazie alla collaborazione e al supporto del CeSVoP e con il sostegno della Fondazione Sicilia.

Sono intervenuti Raffaele Bonsignore, Presidente Fondazione Sicilia; Stefano Tabò, Presidente IID; Giuditta Petrillo, Presidente CeSVoP; Vito Puccio, Presidente OTC Sicilia; Cinzia Di Stasio, Segretario Generale IID; Giulio Gerbino, Docente di Sociologia e Politica sociale – UNIPA; Gianni Notari, Direttore Istituto di formazione politica “Pedro Arrupe” di Palermo; Salvatore Caruso, Presidente FIDAS Sicilia; Salvatore Raffa, Presidente CSV Etneo; Rosario Ceraolo, Direttore CESV Messina. Modera Giulio Sensi, Giornalista e comunicatore sociale.

Il terzo settore al sud: grandi margini di crescita in un contesto difficile

La fotografia Istat (dati 2020 – Censimento non profit-primi-risultati) del Terzo settore siciliano, rispetto agli ultimi anni, mostra un numero di Enti non profit in crescita dello 0,6%, in controtendenza rispetto al nord dove si registra invece una leggera flessione. I dati fanno emergere un mezzogiorno vivace da questo punto di vista, in un “mercato” dove c’è ancora molto spazio per emergere. Stabile invece il centro.

Anche dal punto di vista della forza lavoro, i dipendenti impiegati dalle istituzioni non profit aumentano di più nelle Isole (+5,1%), al Centro (+2,7%) e al Sud (+2,1%), diversamente dal Nord-ovest che presenta una variazione negativa (-1,0%). Il tasso di incremento maggiore viene proprio registrato in Sicilia (+8,4%).

Rispetto alle pratiche donative, invece, nel fare un primo tentativo di lettura dei dati, è doveroso tenere ben presente alcuni fondamentali elementi di contesto che da anni caratterizzano la questione del Mezzogiorno, in particolar modo la Sicilia.

Purtroppo, lo svantaggio del Mezzogiorno per quanto riguarda l’associazionismo e il volontariato si trascina da decenni e di certo non è di facile e immediata risoluzione. Al Nord, infatti, la quota di donatori ad associazioni è più del doppio rispetto a quella che si rileva nel Mezzogiorno (16,0% rispetto al 7,7%), dato che in Sicilia scende al 5%; lo stesso accade per l’attività di volontariato, rispetto alla quale la popolazione residente nel Nord mostra un coinvolgimento quasi doppio rispetto al Mezzogiorno (10,2% contro il 5,8%) e in Sicilia non supera il 4,8%.

Diverso se si registra la propensione a donare in contesti meno formalizzati: la tendenza a preferire donazioni direttamente ai beneficiari, risulta marcatamente maggiore: i siciliani preferiscono atti di donazione di prossimità, verso chi è a loro più vicino, quindi non c’è da stupirsi se i risultati sulle donazioni agli enti di terzo settore in Sicilia presentano, rispetto al quadro nazionale, qualche difficoltà in più.

In questo scenario, dunque, le entrate totali delle ONP siciliane nel 2022 rilevano una situazione di sostanziale stabilità rispetto all’anno precedente, a dispetto di una media nazionale che invece mostra dei piccoli segnali di miglioramento: solo il 20% del campione ha registrato un incremento di entrate totali (40% nazionale); il 31% denuncia un decremento (in linea con la media nazionale del 29%) e ben il 49% conferma la sostanziale stabilità (31% nazionale).

Più incoraggianti e allineati al resto del Paese i dati sulle entrate da raccolta fondi che confermano un generale miglioramento nel 2022: il 40% dei rispondenti, infatti, ne registra un aumento (47% nazionale), il 25% una diminuzione (stessa percentuale nazionale), mentre per il 35% la situazione rimane invariata (28% nazionale).

Restringendo il focus sulle donazioni da individui, si convalida lo stato dell’arte di sostanziale stallo, a dispetto di una media nazionale che invece mostra segnali di miglioramento. Le entrate da raccolta fondi da individui risultano infatti aumentate solo per il 15% del campione (40% nazionale), diminuite per il 15% (23% nazionale) e rimaste sostanzialmente invariate per ben il 70% (37% nazionale).

Le fonti di entrata

La fonte di maggiori entrate registra un importante discostamento rispetto al quadro nazionale. Solo per il 40% del campione essa è rappresentata dall’erogazione liberale da persone fisiche (67% nazionale), mentre un impatto fondamentale risulta essere per ben il 60% le entrate da 5 per 1000, il doppio del dato nazionale (31% nazionale). Confermata la marginalità dei lasciti testamentari che non è stato indicato da alcun rispondente a fronte, comunque, di solo il 2% del campione nazionale. Va sottolineato però che le entrate da 5 per millenel 2022 per le ONP siciliane risultano connotate da una situazione più statica rispetto al resto del Paese.Sono infatti rimaste stabili per il 55% delle ONP (37% nazionale), aumentate solo per il 15% (23% nazionale) e diminuite per il 30% (55% nazionale).

Le entrate provenienti da aziende e fondazioni erogative risultano in linea con la tendenza nazionale di sostanziale equilibrio rispetto all’anno precedente. Risulta tuttavia lievemente più limitato il margine di crescita: in merito alle aziende, il 15% del campione registra un aumento (18% nazionale) e il 20% una diminuzione (16% nazionale); in merito alle fondazioni erogative, il 15% del campione registra un aumento (23% nazionale) e il 20% una diminuzione (10% nazionale).

Rilevante invece il fatto che ben il 45% delle ONP siciliane dichiara di non aver ricevuto donazioni da parte delle aziende nell’anno 2022 (27% nazionale).

Le entrate provenienti da lasciti testamentari a livello nazionalesono connotate da una forte marginalità: il 9% del campione afferma che esse sono sostanzialmente invariate rispetto al 2021, per il 9% in aumento e per il 5% in diminuzione. Ben il 77% (69% nel 2021) dichiara che questo tipo di entrate non sono state rilevate negli ultimi due anni. Lo scenario siciliano risulta tuttavia ancora più netto: il 100% delle ONP siciliane campionate dichiara di non aver beneficiato di questo tipo di introito negli ultimi due esercizi.

Strumenti di raccolta fondi

Anche in merito agli strumenti utilizzati si rilevano delle peculiarità dei rispondenti siciliani rispetto all’andamento del Paese: a livello nazionale è emersa (molto probabilmente in conseguenza alla possibilità di ritornare alle iniziative in presenza) la crescita della percentuale delle ONP che hanno utilizzato i banchetti/eventi in piazza rispetto al 2021 (il 17% vs il 12% nel 2021) ed eventi quali cene e spettacoli etc. (il 16% vs il 10% nel 2021) come principale strumento di raccolta fondi. Rispettivamente il 18% e il 14% li ha valutati come lo strumento più efficace.

Nel campione delle ONP siciliane, tale tendenza registra risultati ancora più evidenti. Ben il 30% afferma infatti che l’organizzazione di banchetti/eventi in piazza è stato il principale strumento di raccolta fondi nel 2022, per il 20% invece è stata l’organizzazione di eventi quali cene e spettacoli. Rispettivamente per il 30% e il 15% si sono inoltre dimostrati come i più efficaci.

Il ricorso a bandi e finanziamenti, che storicamente emerge come maggiore e più efficace strumento nella media nazionale, si assesta ad un marginale 5%.

In merito alle donazioni online, salta all’occhio l’evidente percentuale di 80% delle ONP siciliane che afferma di non utilizzare strumenti online di raccolta fondi, quasi il doppio della media nazionale che si ferma ad un comunque importante 44%.

Impatto dell’emergenza e prospettive future

L’impatto diretto delle emergenze sulla capacità di raccogliere fondirisulta essere ancoraimportante.Mentre però a livello nazionale si registra una sensibile diminuzione della loro influenza (18% vs 36% nel 2021) per il 26% delle ONP siciliane esse hanno ancora importanti effetti.

Le proiezioni sull’anno in corso confermano la situazione di stabilità registrata nel 2022. Il 50% dei rispondenti prevede infatti un andamento stabile per il bilancio 2023 a livello nazionale. Tuttavia, le previsioni risultano essere meno rosee per le ONP siciliane rispetto alla media nazionale: ben il 17% prevede di chiudere con una forte diminuzione (8% nazionale) e il 22% con una diminuzione moderata (19% nazionale).

Il Giorno del Dono promosso da IID, festa del dono e della donazione prevista per legge il 4 ottobre di ogni anno, dà appuntamento anche ai prossimi eventi in calendario, in particolare alla grande festa del dono in programma il 4 ottobre a Palermo presso i Cantieri Culturali alla Zisa:

  • 4 ottobre, ore 10,30, PalermoSicilia Capitale del Dono 2023 – Premiazione dei vincitori dei contest #DonareMiDona e #LiberiDiDonare presso i Cantieri Culturali alla Zisa in collaborazione con CeSVoP.

L’evento si terrà domani presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo a partire dalle 10,30 e durerà fino alle 18,30. Moltissimi gli ospiti che interverranno, tra gli altri ricordiamo il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, Don Pino Vitrano e lo scrittore e insegnante Enrico Galiano. Non mancheranno inoltre i momenti di intrattenimento dove i protagonisti saranno i ragazzi delle scuole e dei Servizi minorili che si sfideranno sul palco sulle loro abilità di donatori. Durante l’evento saranno premiate i vincitori del contest #DonareMiDona e #LiberiDiDonare: la Sicilia è la regione italiana che conta il maggior numero di premiati nei contest del Giorno del Dono 2023. La giornata sarà arricchita dalla musica di Lello Analfino e della Libera Orchestra Popolare di Marsala oltre che dalla performance di Salvo Galati. 

  • 13 ottobre, ore 17,30, CuneoIl dono nell’economia civile – Il Giorno del Dono per costruire comunità in collaborazione con la Fondazione CRC

Tutte le informazioni su #DonoDay2023 e sui contest promossi da IID in occasione del Giorno del Dono sono disponibili su www.giornodeldono.org e www.istitutoitalianodonazione.it.