Fra i vicoli e le strade della Kalsa, che raccontano secoli di storia palermitana, si apre un nuovo capitolo di rigenerazione urbana e sociale. Il 3 ottobre 2025, alle 16:30, l’ex Museo della scuola di via Alloro 95 si prepara a una seconda vita come prima Casa della partecipazione della città, grazie a un patto di collaborazione tra il Comune di Palermo e quattro realtà associative: neu[nòi] – spazio al lavoro, Sguardi Urbani, Idea e Azione e Teatro Atlante.
Un modello di gestione condivisa dei beni comuni
Il progetto rappresenta un unicum nel panorama palermitano: è infatti la prima applicazione concreta del Regolamento per la gestione condivisa dei beni comuni del Comune di Palermo su un immobile pubblico. Uno spazio abbandonato da anni torna così alla cittadinanza, trasformandosi in un laboratorio di cittadinanza attiva dove istituzioni e comunità possono costruire insieme il futuro del quartiere.
L’iniziativa si inserisce nel calendario di Palermo Capitale Italiana del Volontariato 2025 e beneficia del sostegno del progetto europeo New Inherit, finanziato dal programma Creative Europe dell’Unione Europea.
Proprio New Inherit ha giocato un ruolo cruciale nella fase di avvio, contribuendo ad attivare processi virtuosi di partecipazione nel quartiere attraverso il coinvolgimento di diversi attori locali.
Il programma del 3 ottobre sarà un’occasione per esplorare, interagire e partecipare attivamente alla scoperta del luogo con un appuntamento speciale, la presentazione ufficile di nome e logo del progetto, un momento simbolico che segna l’identità condivisa di questo spazio. Seguiranno gli interventi dei rappresentanti istituzionali e delle associazioni firmatarie del patto di collaborazione, che racconteranno la genesi e gli obiettivi dell’iniziativa.

New Inherit: giovani ambasciatrici culturali per la Kalsa
Il progetto europeo New Inherit, che coinvolge sei paesi (Italia, Germania, Bulgaria, Belgio, Cipro e Spagna), ha l’obiettivo di trasferire a giovani professionisti del settore culturale strumenti per favorire l’imprenditorialità, la creatività e la capacità di attivare comunità locali. A Palermo, quattro giovani donne guidano questo processo di attivazione culturale: Martina Consolo, attrice e formatrice teatrale; Silvia Cipriano, designer con focus sul sociale; Maria Chiara Scelsi, architetta specializzata in rigenerazione urbana; e Martina Tresca, esperta di politiche europee e educazione non formale.
Le quattro ambasciatrici culturali hanno già partecipato a study visit in Germania e Spagna, confrontandosi con realtà europee diverse ma accomunate dalla volontà di rigenerare spazi urbani attraverso il coinvolgimento delle comunità. L’esperienza a Murcia, in particolare, ha evidenziato l’importanza di approcci situati, capaci di valorizzare le specificità territoriali piuttosto che replicare modelli standardizzati.
Un percorso già avviato
Il 15 maggio scorso sono state consegnate le chiavi dei locali alle associazioni, dando il via ai lavori di preparazione all’apertura. Il 4 luglio si è tenuta l’iniziativa “Spazio ai beni comuni: strumenti e pratiche per prendersi cura di comunità e territorio“, che ha visto il confronto tra istituzioni, associazioni e cittadini sul Regolamento per i beni comuni e sui bisogni del quartiere Kalsa.