Un evento straordinario ha colorato la Reggia di Kokalos di Sciacca lo scorso 10 aprile. Oltre 160 volontari attivi provenienti dalle province di Agrigento, Caltanissetta, Trapani e Palermo si sono riuniti per la prima volta in un incontro interprovinciale dedicato alle sartorie sociali della Sicilia Occidentale.

Colori, Storie e Manufatti: Una Giornata di Condivisione

Il grande salone ricevimenti della Reggia di Kokalos, gremito di partecipanti, è stato trasformato in un vivace bazar di creatività e solidarietà. Diverse bancarelle solidali allestite hanno esposto le creazioni artigianali realizzate dalle diverse sartorie sociali presenti, offrendo ai visitatori uno spettacolo di colori, tessuti e idee.

L’evento, promosso dal CeSVoP e patrocinato dal Comune di Sciacca – Assessorato alle Politiche Sociali, ha raccolto esperienze significative da tutto il territorio: da Sciacca a Licata, da Gela a Naro, da Marsala a Mazara del Vallo, fino a Castelvetrano, Ioppolo Giancaxio, Pantelleria e Petrosino.

Dai Fili alle Relazioni

Durante l’evento è emerso chiaramente come ogni sartoria sia nata per rispondere a bisogni specifici del proprio territorio d’origine. Il CeSVoP, attraverso l’animazione territoriale, ha svolto un ruolo fondamentale nel curare e supportare la nascita di queste realtà, concepite come autentici luoghi di incontro e di cura.

Le sartorie sociali si sono rivelate spazi dove, attraverso l’arte tessile, emergono esperienze, si superano difficoltà e si creano legami significativi. L’attività manuale diventa così uno strumento potente di socializzazione, inclusione e crescita personale, capace di trasformare vulnerabilità in risorse.

Storie di Trasformazione

A Sciacca sono due le sartorie sociali attive: quella dell’associazione Sciacca Experience e quella dell’associazione Adra Italia. L’incontro ha però permesso di scoprire numerose altre realtà provenienti da Licata, Gela, Naro, Marsala, Mazara del Vallo, Castelvetrano, Ioppolo Giancaxio, Pantelleria e Petrosino. Diverse di queste iniziative hanno compiuto un percorso evolutivo significativo, trasformandosi da esperienze di puro volontariato a vere e proprie imprese sociali con una presenza strutturata sul territorio.

Tra i progetti più significativi presentati, spiccano quelli che utilizzano l’arte del cucito per veicolare messaggi di pace, solidarietà e integrazione. La Fondazione San Vito onlus di Mazara del Vallo, ad esempio, ha esposto una coperta simbolica che racconta attraverso i tessuti storie di accoglienza e dialogo interculturale.

Verso una Rete di Solidarietà

Gli onori di casa sono stati fatti dall’assessore alle politiche sociali del Comune di Sciacca, Agnese Sinagra, insieme alla dirigente del CeSVoP Maricetta Venezia e alle referenti provinciali del Centro Servizi. La loro presenza ha sottolineato l’importanza istituzionale attribuita all’iniziativa.

Un vero e proprio incontro propositivo mirato alla creazione di un network territoriale. Il nome stesso dell’iniziativa, “Uniamo i Fili della Solidarietà”, richiama metaforicamente la volontà di tessere relazioni che possano andare oltre i confini geografici delle singole province, per rafforzare il tessuto sociale dell’intera Sicilia Occidentale.

Prospettive Future

“Uniamo i Fili della Solidarietà” ha rappresentato un primo importante passo verso la creazione di una rete territoriale interprovinciale. L’entusiasmo e la partecipazione dimostrati dai 160 volontari attivamente coinvolti sono la testimonianza tangibile del valore e del potenziale di queste esperienze nel generare sviluppo e inclusione sociale.

Durante la sessione dedicata alle proposte per il futuro, è emersa chiaramente la volontà collettiva di trasformare questo primo incontro nell’inizio di un percorso strutturato di collaborazione continuativa. L’obiettivo condiviso è quello di creare un sistema in cui le diverse sartorie sociali possano supportarsi reciprocamente, scambiare competenze, metodologie e buone pratiche, e ultimamente amplificare il proprio impatto positivo sui territori di appartenenza.