Falsomiele è un quartiere di Palermo situato a ridosso del fiume Oreto, un tempo noto per la sua natura incontaminata e agricola e, in epoca medievale, luogo di villeggiatura per i ceti nobiliari. A partire dal 1500 furono coltivate in questo territorio delle canne da zucchero, da cui è possibile estrarre un succo simile al miele. Il miele estratto dalla canna da zucchero non era quello prodotto dalle api e fu quindi definito “falso miele”.

L’area si è sviluppata a partire dal 1960 con la costruzione di vari nuclei abitativi e, negli anni ha attraversato svariati processi di cementificazione e degrado urbano. Negli ultimi anni, per contrastare questa triste deriva di degrado e abbandono del quartiere, i volontari dell’associazione Pazyz insieme ad alcuni residenti e alla rete locale delle scuole, dei servizi sociali e della circoscrizione sono protagonisti di interventi concreti di rigenerazione urbana, con diversi interventi:

Riappropriarsi dunque degli spazi di quartiere per cambiare un lembo di città e riattivare la socialità!

Questo l’impegno dei volontari di Pazyz Odv che il prossimo 15 maggio inaugureranno un nuovo murales, realizzato dall’artista Davide Furia che ha ridato vita al muro di largo Emilio Segrè, sul quale, per anni, venivano accatastati e bruciati rifiuti di ogni genere.

L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il Cesvop, l’associazione Color Creation e la scuola Pirandello-Borgo Ulivia. Grazie ad un laboratorio formativo tenuto dall’artista Davide Furia, alcuni studenti dell’istituto hanno avuto la possibilità di sperimentare un linguaggio artistico nuovo e di scoprire che il valore socio-culturale della Street Art può essere determinante nei processi di riconoscimento identitario, di riqualificazione urbana e di rispetto dei beni comuni.

L’opera, che si intitola proprio “Falsomiele”, sarà ufficialmente inaugurata il 15 maggio alle ore 9.30 alla presenza del Sindaco di Palermo, Prof. Roberto Lagalla. Un’occasione per celebrare la creatività e l’impegno dei giovani di Falsomiele e per ribadire l’impegno dell’amministrazione comunale nella lotta al degrado e nella promozione della cittadinanza attiva.

Amo i centri delle città, ci mancherebbe, però la vera sfida del futuro è nelle periferie. Le periferie sono fabbriche di desideri, di aspirazioni e poi nelle periferie abita l’80, il 90 per cento delle persone che vivono in città. Questa parola è sempre accompagnata da un aggettivo denigratorio, sono: lontane, tristi, abbandonate. Ma non è mica vero: quando ci lavori scopri che sono piene di energia e non solo, anche di bellezza. C’è bellezza umana, ma anche la bellezza tout court. È l’idea di bellezza che si coniuga con l’idea di qualità

Renzo Piano