Eppure esiste ed è stata intitolata ad Aldo Melilli, figura di spicco del volontariato palermitano e scomparso nel 2017. Si tratta di una via che non si trova nella mappa di Palermo. Invisibile, ma utilissima e preziosa per gli “invisibili” della città.

Gli stranieri, le persone sole e i senza tetto, infatti, se non hanno una residenza non possono avere alcun supporto pubblico né firmare contratti. Invisibili, appunto, a tutti i servizi. Allora, l’idea qual è? Creare delle vie “virtuali” in cui collocare la residenza di queste persone per le quali poter attivare così servizi di assistenza e cura.

L’amministrazione comunale riconosce così il grande valore della testimonianza di Aldo Melilli, ma anche il ruolo fondamentale e ineliminabile del volontariato. La solidarietà gratuita e silenziosa di tanti cittadini che molto spesso è l’unica mano tesa verso chi non ha e non è nulla nella comunità civile.