Quand’è stata l’ultima volta che avete visto bambini giocare a campana per strada? O sentito il rumore di una trottola che gira sul pavimento? A Borgo Ulivia, quartiere della III Circoscrizione palermitana, questi suoni e questi giochi stanno per tornare grazie a due eventi che promettono di far incontrare nonni e bambini attorno ai giochi di una volta.
Date da segnare in agenda
Si parte il 2 ottobre, dalle 9 alle 12, direttamente a scuola – l’I.C. L. Pirandello di Borgo Ulivia. Qui i nonni dell’AUSER racconteranno la loro infanzia ai bambini delle elementari, poi tutti insieme a giocare con dama, shangai, trottola, carte e altri giochi antichi. Gran finale con merenda tradizionale e consegna degli attestati.
Il 8 ottobre, dalle 15.30 alle 17.30, “Nonno raccontami” si sposta al Centro Famiglie di Via Damiano Lo Greco per i più piccoli (dai 3 ai 5 anni). Racconti, laboratori creativi con materiale di recupero e, anche qui, merenda per tutti.
Il gran finale è fissato per il 19 ottobre, dalle 9.30 alle 12: “StraNonni” trasformerà le strade di Borgo Ulivia in un campo da gioco a cielo aperto. Nonni e nipoti potranno camminare insieme e poi fermarsi a giocare con hula hoop, corde per saltare, tiro della fune. Insomma, tutti quei giochi che una volta si facevano in cortile o per strada.
Un passaporto per non dimenticare
L’idea più bella? Il “Passaporto dei giochi”. Ogni bambino ne riceverà uno e ogni volta che imparerà un gioco nuovo – dalla dama allo shangai, dal yo-yo al carrozzone – avrà diritto a un timbro. Dieci giochi in totale da scoprire, come se fossero dieci paesi da visitare. Solo che qui il viaggio è nel tempo, non nello spazio.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra diverse associazioni del territorio: AUSER Circolo Leonardo Sciascia, Associazione Culturale Talia, People Help the People, SiAmoBonagia ODV, ISEUM e la scuola L. Pirandello di Borgo Ulivia. Hanno lavorato insieme per mesi, supportati dal CeSVoP e dalla Circoscrizione, per organizzare questi incontri.
Perché proprio i giochi di una volta?
In un’epoca in cui i bambini crescono con tablet e smartphone, riscoprire i giochi tradizionali può sembrare nostalgico. In realtà, è tremendamente attuale. Questi giochi insegnano a stare insieme, a rispettare le regole, a divertirsi con poco. E soprattutto permettono ai nonni di sentirsi ancora utili, di avere qualcosa di prezioso da trasmettere.
Come partecipare
Entrambi gli eventi sono gratuiti, ma bisogna prenotarsi. Basta inquadrare il QR code sulle locandine o chiamare direttamente le associazioni. L’importante è non perdere l’occasione.
Perché come dice il motto dell’iniziativa, costruire il proprio passaporto dei giochi significa costruire ricordi che dureranno per sempre. E in una città che quest’anno è Capitale del Volontariato, questo è esattamente il tipo di ricordi che vale la pena creare.