In un contesto sempre più caratterizzato da frenesia, tecnologia, ricerche e studi da autodidatta dove la rete del word wide web ci offre le più svariate risposte a tutte le nostre domande, dove le stesse biblioteche stanno conoscendo e vivendo la crisi e il calo delle loro frequentazioni, tutto sembra voler determinare la loro anacronistica presenza e relegare la loro esistenza a luoghi sacri votati al rigore e al silenzio, in posizione diametralmente opposta alla corrente sociale attuale.

Il CeSVoP, che possiede una piccola biblioteca, con circa 1000 volumi su vari temi connessi in modo diretto o trasversale alle tematiche del No Profit, crede fermamente in una visione nuova di questo servizio alla cittadinanza.

In che modo?

Dal suo uso più classico di luogo di studi e ricerca per approfondimenti, studi, elaborazioni di tesi di laurea, prestito di libri a usi più attivi e partecipativi e incubatori di progettualità e snodi di connessioni all’interno della comunità locale.

Ecco dunque le nostre proposte:

  • La Biblioteca CeSVoP può offrire supporto nella ricerca qualora quella realizzata dal cittadino porti a risultati non soddisfacenti, introducendo chiavi di ricerca avanzata e attingendo non solo al proprio database ma anche alla rete delle biblioteche del Polo Libr@rsi di cui la biblioteca del CeSVoP fa parte e perché no, anche alle risorse digitali disponibili nella rete dei CSV nazionale, o immaginare e mettere in piedi o semplicemente favorire esperienze di biblioteca diffusa o book crossing.
  • Il CeSVoP, può organizzare incontri in presenza e a distanza su tematiche emergenti, supportando con ricerche e selezioni bibliografiche ad hoc o favorendo la presentazione di libri e incontri con l’autore.
  • La biblioteca, ancora, come servizio, può offrire spazio o occasione per facilitare l’incontro tra soggetti che vogliono creare reti tematiche o territoriali.
  • In passato la Biblioteca del CeSVoP ha anche supportato la creazione di piccole selezioni bibliografiche tematiche nelle sedi delle associazioni.
  • Di suo, la biblioteca, quale luogo di ordine e rigore può farsi da garante per creare i presupposti, gli spazi, gli appuntamenti, ove poi cittadini, associazioni e altri attori sociali del pubblico e del privato possono incontrarsi e divenire incubatori di comunità.

Infatti, prendendo in prestito alcune parole del libro Le biblioteche risorse della comunità. Pensare e agire insieme ai cittadini a cura di Massimiliano Anzivino e Francesco Calligaris, edito da Animazione sociale, i servizi classicamente intesi, nel fare proprio l’approccio comunitario, sono chiamati a uscire dalla dimensione ambulatoriale per diventare laboratori di cittadinanza, allestendo cioè spazi che consentano alle persone di entrare in reti sociali più ampie e di accedere e contribuire all’attivazione di beni comuni per costruire i diritti di tutti.

Potrebbe trovarsi chi vuole sperimentarsi insieme ai servizi esistenti e immaginati a costruire questo tipo di biblioteca come risorsa della nostra comunità, largamente intesa anche oltre i confini del territorio di appartenenza, come risorsa in rete con altre, nell’ambito del No profit?

Il CeSVoP è pronto a lasciarsi contaminare da nuove proposte o rinforzare quelle esistenti.

Richiedere il servizio biblioteca per proporre nuove idee o semplicemente il supporto a reti e realtà già esistenti o in fieri.

Per conoscere i servizi e per contattare la Biblioteca visita l’apposita sezione di questo sito cliccando sul pulsante sottostante.