A Termini Imerese il volontariato sta facendo partire una vera e propria rivoluzione: nessuna corsa alle armi, però, nè barricate o azioni violente. La rivoluzione che sta nascendo è un movimento gentile, che vuole promuovere la ricerca del benessere della collettività come strumento di ricostruzione dei legami di solidarietà, anche per rispondere alla terribile crisi che stiamo attraversando.

Ai momenti difficili, si sa, si può rispondere adottando tanti atteggiamenti: possiamo diventare oppositivi e reagire con rabbia, oppure far prevalere la paura e chiuderci in un protettivo egoismo, o ancora, possiamo scegliere di non scegliere, e semplicemente restare a guardare cosa accade, fino a che il contesto non ci sembrerà abbastanza sicuro per poter ritornare ad agire.

Ebbene, il volontariato non può, per sua stessa costituzione, adottare nessuna di queste strategie, e non può farlo perchè il motivo stesso per cui nasce è quello di provocare un cambiamento (in meglio) nel mondo.

E a Termini Imerese, storica cittadina della provincia di Palermo, i volontari hanno scelto  di schierarsi apertamente dalla parte di chi questo mondo vuole davvero renderlo un posto mogliore; e lo hanno fatto, come dicevamo, avviando un percorso innovativo e virtuoso, che si basa su un principio che a prima vista può sembrare anacronistico, poco “appetibile” dal punto di vista delle logiche contemporanee: hanno scelto di intraprendere la strada della gentilezza.

La rete di associazioni che afferisce alla Casa del Volontariato di Termini Imerese, infatti, ha scelto di aderire ad una iniziativa nazionale, promuovendo la realizzazione di un “Atto di gentilezza sospesa“: in maniera similare a quanto è accaduto con le iniziative della “spesa sospesa”, nate per dare supporto alle famiglie in difficoltà economica, questa iniziativa vuole sostenere la ripartenza dei settori maggiormente colpiti dalla crisi sociale.

Recandosi in una delle librerie della gentilezza  (si tratta di una rete nazionale di librerie che stanno aderendo a questo movimento) si può acquistare un libro che sarà donato ad associazioni, comunità alloggio o biblioteche, permettendo così di ampliare l’offerta culturale per fasce della popolazione che difficilmente avrebbero accesso a tali disponibilità.

L’iniziativa è valida per l’acquisto di un libro molto particolare: si tratta di Biologia della gentilezza“, un testo dell’autore Daniel Lumera volto  a promuovere uno stile di vita improntato  sul principio che il desiderio autentico del bene per la propria comunità, genera in chi lo prova una forma di benessere che incide positivamente sulla propria vita: essere gentili, dice l’autore, è una vera e propria cura, capace di determinare l’esistenza dell’essere umano.

Ecco, la  rivoluzione: fare del bene a se stessi, desiderando e realizzando il benessere degli altri!

Un concetto estremamente caro al volontariato…

Se anche la tua associazione è interessata ad aderire a questa iniziativa o vuoi saperne di più, puoi contattare Chiara Tavolanti (32 9976 7742 – tavolantic@gmail.com).