Dal Forum Nazionale Terzo Settore riceviamo questa richiesta che volentieri pubblichiamo.
«Vi informiamo che stiamo interloquendo con Governo e Parlamento affinché nei provvedimenti di sostegno ai settori produttivi toccati dalla crisi dell’emergenza sanitaria sia ricompreso il Terzo settore.
Per la predisposizione delle misure d’intervento è estremamente importante avere una stima dell’impatto economico, occupazionale e sociale degli effetti della crisi sulle nostre organizzazioni.
Come pure è utile, anche a fini di comunicazione, conoscere le iniziative di solidarietà che sono state promosse in queste settimane (attività di assistenza, raccolta fondi, ecc).
Vi preghiamo quindi di raccogliere quanto prima queste informazioni nelle vostre organizzazioni in modo da consentirci di predisporre una piattaforma di proposte.
Infine segnaliamo che nel DPCM del 4 marzo 2020 (Ulteriori misure di contrasto al Coronavirus) sono previste alcune disposizioni che riguardano direttamente anche le attività svolte dagli enti del Terzo settore, qui si seguito riepilogate.
In attesa delle vostre informazioni vi auguriamo buon lavoro.
La Portavoce
Claudia Fiaschi (forum@forumnazionaleterzosettore.it)
DPCM del 4 marzo 2020 – estratto
Art 1 comma 1
“b) sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d);”
c) “(…)Lo sport di base e le attivita’ motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all’allegato 1, lettera d);”
d) limitatamente al periodo intercorrente dal giorno successivo a quello di efficacia del presente decreto e fino al 15 marzo 2020, sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attivita’ didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, (…)
Art 2 comma 1 lettera e)
“e) e’ raccomandato ai comuni e agli altri enti territoriali, nonchè alle associazioni culturali e sportive, di offrire attività ricreative individuali alternative a quelle collettive interdette dal presente decreto, che promuovano e favoriscano le attività svolte all’aperto, purché svolte senza creare assembramenti di persone ovvero svolte presso il domicilio degli interessati”.