Dinanzi ai 900 enti siciliani cancellati dal Runts con i decreti emanati gli scorsi 16 e 17 dicembre, il Forum regionale del Terzo settore scrive a Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, per chiedere un incontro urgente “affinché possa avere contezza delle reali ripercussioni che tale provvedimento e per chiederle un intervento autorevole che consenta di procedere con soluzioni in autotutela a sospendere intanto la esecutività dei decreti e disporre la proroga delle scadenze”.
Infatti, il Forum nella sua nota rileva che “tra gli Enti per cui è stato adottato il provvedimento di cancellazione figurano, ad esempio, anche diverse Associazioni che promuovono la donazione del sangue e che supportano diversi ospedali garantendo loro le sacche di sangue necessarie per salvare vite umane. Ci sono Associazioni che garantiscono servizi di assistenza socio-sanitaria, che distribuiscono i pacchi del Banco Alimentare con generi di prima necessità a famiglie in difficoltà, che sono impegnati in attività educative con i minori e tante altre che svolgono attività di aggregazione sociale con minori o adulti, nelle città metropolitane come nelle aree interne della Sicilia”.

Nello specifico, Giuseppe Montemagno, portavoce del Forum, evidenzia la necessità che il presidente Schifani sia “informato che la sospensione delle attività di molte Associazioni, soprattutto nel settore socio-sanitario, graverà direttamente sulla stessa Regione e sui Comuni già a partire da fine mese di gennaio, e che le istituzioni pubbliche si troveranno a dover gestire delle vere e proprie emergenze sociali con le ripercussioni sulla vita dei siciliani”. Per di più “la procedura di cancellazione prevede delle scadenze immediate che rischiamo di diventare irreversibili per il futuro delle Associazioni, dei servizi erogati e dei siciliani”.
La lettera del Forum del Terzo settore della Sicilia è datata 19 gennaio 2025, ci si augura che venga accolta e possa sortire degli effetti, in modo da evitare che a rimetterci siano non soltanto gli enti interessati, ma soprattutto i più fragili.