Quante volte, se siete dei lettori voraci e appassionati o anche saltuari ma gelosi dello spazio che vi riservate dovete scontrarvi con alcuni luoghi comuni?
Probabilmente vi dicono, o vi considerano timidi, introversi, riservati, oppure anche un po’ altezzosi e saputelli, oddio alcuni vi si atteggiano davvero, ma forse allora questi ultimi non hanno colto la vera essenza del lettore, affamato di conoscenza, umile e curioso, mai stanco di imparare.
Non è detto che preferire leggere un libro alla visione dell’ultima serie tv significhi essere asociali.
Non è detto neanche che leggere un libro precluda alla compagnia.
Quante volte infatti sarà capitato, di scoppiare in una risata o di gridare all’EUREKA e sobbalzare per quell’intuizione che avete sempre avuto a che in quel libro ha trovato finalmente una forma espressa in parole, nere su bianco o ancora meglio quelle parole hanno ristabilito ordine ad un momento di caos vissuto dal pensiero, facendo sorridere chi vi sta accanto su un divano.
Un altro esempio.
Con i vostri amici più cari trascorrete vari momenti di spensieratezza o al contrario, momenti di dolore e sconforto, chissà quante volte vorreste fare riferimento a libri o autori che per voi, assolutamente quel medesimo stato d’animo è una strada già percorsa e potrebbe offrire empatia, conforto, catarsi, oltre la vostra vicinanza.
E se proprio non troviamo fra amici e parenti più stretti soddisfazione nella condivisione di questa passione, esistono anche i circoli e i club dove con appuntamenti più o meno fissi si scelgono letture comuni da condividere in spazi di confronto, caffè letterari, book sharing, ma forse ultimamente anche chat di lettori, gruppi o pagine e profili social dove ci si scambiano consigli sulle letture o si ama fare citazioni dei testi più amati o che hanno risuonato qualcosa nell’anima.
Un altro pregiudizio è verso il ricorso all’e-reader in alternativa al libro cartaceo: “
Il pregiudizio più antipatico contro cui mi batto appartiene agli stessi lettori ed è quello della repulsione verso l’ebook. Sostengono che il vero lettore, quello bruciato dal sacro furore, può avere piacere solo se respira l’odore della carta e sente il fruscio dei fogli. Secondo me, invece, il lettore doc “basta che legge”, pure su una corteccia di foglia, e apprezza l’ereader perché gli assicura una scorta infinita di libri in un minimo spazio”.
Patrizia di Comunità Narranti Palermo
In uno dei prossimi articoli parleremo anche di ereader.
In positivo un invito agli amanti lettori è quello di poter tenere sempre un libro per i momenti di attesa: “Mai uscire di casa senza un libro dietro in macchina o nella borsa.
Pronto per la lettura a volo. Penso che la collezione tascabili sia da premiare come patrimonio dell’umanità in tal senso 😁” ma anche quello di aprirsi al prestito e alla condivisione: Chi ama la lettura sa che la condivisione o la donazione di libri quando ci sono le condizioni, è conoscenza che è importante diffondere e non conservare gelosamente.
Joska di Comunità Narranti Palermo
La lettura può rivelarsi compagna di solitudine ricercata, per momenti di riflessione e ricerca personale o conforto in momenti di solitudine forzata, ma può indubbiamente generare anche tante forme di socialità che affiancate a caratteri creativi e menti innovative possono dare spazio a momenti di scambio, condivisione, divertimento, idee, progetti.
E poi c’è tutto un mondo di esperimenti creativi e manuali che si possono aprire attorno al mondo della lettura: laboratori di scrittura creativa, laboratori manuali per il riuso di vecchie stampe, la lettura ad alta voce, il soccorso letterario.
Immaginate una biblioteca che si apra ad esperienze di socialità di questo tipo e che offra non solo sale di lettura silenziose (sempre più rare e forse sempre più deserte, ma indubbiamente tempi sacri da preservare).
Come CeSVoP siamo affamati di conoscere queste esperienze e creare magari una mappatura di quegli enti che generano servizio alla lettura e alla cultura attraverso le loro esperienze, dalle più classiche alle più innovative, sappiamo che ce ne sono anche nel mondo del Terzo Settore.