Era il 9 marzo 2020 quando l’Italia entrava nel primo lockdown, una misura fortemente restrittiva che ha richiesto alla popolazione misure molto rigide di distanziamento sociale.

Tutto il mondo si è trovato a dover gestire la diffusione di un virus che ha messo a repentaglio la salute di milioni di persone, senza distinzione di sesso, religione, status sociale e nazionalità.

La salute è stata messa al primo posto a livello globale, nessuna eccezione, nessuna deroga, tutti a casa per tutelare la propria vita e quella degli altri.

Una misura così restrittiva e rigida in un paese come l’Italia ha messo a nudo tutta la precarietà dei sistemi sociali, anche in questo caso nessun settore è stato risparmiato: lavoro, scuola, famiglie, infanzia ma soprattutto disabilità.

Se infatti in molti settori la tecnologia, la forza di volontà e qualche aiuto economico da parte del governo hanno permesso di tirare avanti, il mondo della disabilità è stato fortemente penalizzato da pandemia e lockdown.

Le misure messe in campo, seppur volte a tutelare la salute delle persone, hanno prodotto un inevitabile effetto collaterale: un lungo periodo di isolamento, se è di per sè difficile da sopportare, lo è ancor di più per le categorie fragili.

Alcune disabilità hanno risentito ancor di più dell’isolamento domestico, si pensi alle persone con Disturbo dello Spettro dell’Autismo, le giornate di queste persone prima della chiusura dei servizi erano strutturate con una routine ben definita (scuola, centri di riabilitazione, sport) che improvvisamente è venuta a mancare.

Il cambiamento per un autistico, non è facile. I genitori si sono ritrovati h24, sette giorni su sette, i propri figli a casa, senza alcun momento di respiro, cercando di gestire e arricchire le giornate sempre più deprivate di stimoli.

Per alcuni disabili, affrontare il covid può essere molto complesso.

Si pensi ai non udenti o a chi ha una lesione alta e dunque difficoltà a respirare, in quei casi la mascherina è un elemento di disturbo. Allo stesso tempo chi ha difficoltà motorie e deve prendere un mezzo di trasporto, deve tenere le distanze, quando invece l’aiuto della gente per salire o scendere da un autobus a volte è fondamentale.

Senza tralasciare le loro paure nel perdere i propri punti di riferimento, iniziando dal caregiver che potrebbe ammalarsi. Sono questi i sentimenti a cui bisogna fare i conti se si è disabili.

In questo scenario nuovo e difficile ancora una volta il volontariato ha saputo distinguersi

a Sciacca, già durante il primo lockdown, la rete delle associazioni di volontariato del territorio, supportate dal CeSVoP, nell’ambito della sua costante attività di animazione territoriale, è stata protagonista di un movimento sociale: SCIACCA GUARDA AVANTI.

Si tratta di un gruppo facebook, ancora attivo, dove associazioni, professionisti, personale medico, educatori, hanno messo a disposizione le loro competenze per supportare a distanza le famiglie in difficoltà, con particolare attenzione a chi vive una situazione di disabilità.

Durante il secondo lockdown, nel 2021, il territorio di Sciacca è stato protagonista di una nuova iniziativa, lanciata ad Aprile, il mese della salute per promuovere sul territorio corretti stili di vita per garantire il diritto alla salute.

Un percorso su corretti stili di vita e sana alimentazione supportato dall’ASP di Agrigento, ufficio educazione e promozione della salute: attraverso dei piccoli tutorial online, è stato possibile fare a casa degli esercizi fisici per mantenersi in forma e realizzare delle ricette culinarie con materie prime fornite gratuitamente dal Mercato degli agricoltori di Sciacca.

Le attività hanno visto il supporto di un team di professionisti: il dott. Giancarlo Martorana, chinesiologo e posturologo ; la dott.ssa Sanfilippo, pediatra e la dott.ssa Noemi Visita, educatrice professionale del distretto di base di Sciacca che hanno fornito a ragazzi e famiglie, consulenza, orientamento e guida per tutte le attività, con il coordinamento della dott.ssa Daniela Ferrara, resp. dell’ Ufficio Educazione e Promozione alla Salute del Distretto di Sciacca – ASP di Agrigento.

Le attività del mese della salute, sono state documentate dai familiari di questi ragazzi speciali e, grazie al supporto del CeSVoP oggi questa esperienza è raccontata attraverso un breve video.

Il mese della salute si aggiunge alle altre iniziative promosse dalla rete del volontariato di Sciacca per contrastare il disagio durante il lockdown anche nel 2021.

Il CeSVoP ancora una volta a supporto delle reti territoriali per contrastare il disagio e promuovere inclusione sociale e comunità come bene comune.