Tra le pietre antiche di piazzetta San Paolo, nel quartiere Villa Mokarta, si è conclusa la prima mostra fotografica di quartiere “Sguardi nel Tempo: Radici di Comunità”. Un emozionante viaggio collettivo nella memoria, un dialogo intergenerazionale che ha riacceso, attraverso l’arte della fotografia, la consapevolezza identitaria di un’intera comunità.

Un percorso tra memoria e identità

L’allestimento della mostra ha seguito una logica narrativa precisa, articolandosi in tre sezioni tematiche che hanno guidato i visitatori attraverso i diversi volti della comunità:

  • I Ritratti di Comunità hanno restituito dignità e protagonismo ai volti anonimi che hanno costruito la storia del quartiere: artigiani al lavoro, donne nei loro gesti quotidiani, bambini che giocavano nelle strade polverose di un tempo che fu. Ogni volto racconta una storia, ogni rugha custodisce un segreto, ogni sorriso è testimonianza di una vita vissuta pienamente.
  • Le Paesaggi e Architetture hanno documentato la trasformazione fisica del territorio, mostrando come le case, le strade, i luoghi simbolo si siano evoluti nel tempo, mantenendo però intatta quell’anima mediterranea che caratterizza Villa Mokarta. Gli scatti hanno saputo catturare non solo i cambiamenti urbanistici, ma anche quel sottile dialogo tra modernità e tradizione che contraddistingue ogni quartiere storico siciliano.
  • La sezione dedicata a Eventi e Tradizioni ha forse toccato le corde più profonde dell’emotività collettiva, riportando alla luce feste patronali, celebrazioni familiari, momenti di aggregazione sociale che sembravano perduti nella frenesia della vita contemporanea. Queste immagini hanno funzionato come una macchina del tempo, risvegliando ricordi sopiti e stimolando racconti che si credevano dimenticati.

L’arte dell’incontro e della condivisione

Le visite guidate condotte da esperti locali hanno trasformato la semplice osservazione delle fotografie in un’esperienza immersiva. I visitatori non si sono limitati a guardare le immagini, ma le hanno vissute attraverso le narrazioni di chi quelle storie le aveva vissute in prima persona. Gli incontri con i membri anziani della comunità hanno rappresentato il momento più emozionante dell’intera iniziativa: vedere gli occhi di un ottantenne illuminarsi riconoscendo il padre in una fotografia, sentire la voce tremula di una signora che raccontava la festa di San Giuseppe di sessant’anni fa, assistere al passaggio di testimone tra generazioni attraverso il linguaggio universale delle immagini.

Ogni racconto suscitato dalle immagini ha arricchito il patrimonio narrativo collettivo, creando nuove connessioni tra memoria individuale e storia comunitaria.

Il successo della mostra si misura non solo nell’affluenza di pubblico, ma soprattutto negli effetti a lungo termine che ha generato. Il rafforzamento dei rapporti con il Comune di Erice apre prospettive concrete per future collaborazioni, trasformando quello che avrebbe potuto essere un evento isolato in un tassello di una strategia culturale più ampia.

L’interesse manifestato dalla scuola elementare per integrare tematiche legate alla memoria storica e alla fotografia nei percorsi didattici rappresenta forse il risultato più prezioso dell’iniziativa. Coinvolgere le nuove generazioni nella riscoperta delle proprie radici significa investire nel futuro identitario della comunità, garantendo che la memoria non si spenga con il passare del tempo.

L’afflusso di nuovi volontari, attratti dall’energia positiva generata dalla mostra, costituisce una risorsa fondamentale per la realizzazione di future iniziative. La partecipazione spontanea di cittadini di diverse età dimostra come la cultura possa fungere da catalizzatore sociale, risvegliando il senso di appartenenza e la voglia di contribuire attivamente alla vita comunitaria.

Piazzetta San Paolo: da spazio a luogo

La mostra ha avuto il merito di trasformare piazzetta San Paolo in un vero e proprio luogo dell’anima. L’allestimento e l’affluenza hanno rivelato le potenzialità inespresse di questo angolo di Villa Mokarta, suggerendo nuove possibilità di utilizzo che potrebbero rivoluzionarne la funzione sociale.

La piazzetta si è dimostrata perfetta per ospitare eventi culturali, rivelando caratteristiche che la rendono ideale come hub espositivo permanente. L’atmosfera raccolta, la posizione strategica, la capacità di creare intimità pur mantenendo apertura verso il quartiere, la rendono uno spazio prezioso per future iniziative culturali.

Verso nuovi orizzonti culturali

Il successo di “Sguardi nel Tempo: Radici di Comunità” ha aperto scenari inediti per Villa Mokarta. La possibilità di riqualificare spazi del quartiere per ospitare laboratori fotografici, archivi della memoria, centri di incontro culturale, trasforma quella che era un’iniziativa occasionale in una visione strategica di sviluppo culturale del territorio.

La fotografia, in fondo, è sempre stata questo: un modo per fermare il tempo e renderlo eterno. Villa Mokarta ha scelto di fermare il suo tempo migliore, quello fatto di volti, storie, tradizioni. E da questo tempo fermo, paradossalmente, è ripartita verso il futuro.