Il CeSVoP organizza per l’8 luglio 2020 alle ore 17 un incontro online con l’autore del volume “Spunti per un tempo aperto. Un lungo durante” (in fase di pubblicazione).

Gino Mazzoli

A scriverlo Gino Mazzoli, amministratore delegato Praxis Srl ed esperto di welfare e processi partecipativi. E’ docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Da 30 anni allestisce progetti partecipati, cercando di far collaborare i servizi sociali, educativi e sanitari con la comunità.

A moderare l’incontro sarà il direttore del CeSVoP, Alberto Giampino.

L’incontro online è aperto a tutti ed è gratuito. Per partecipare occorre iscriversi nell’area riservata entro l’8 luglio alle ore 14,30. Gli iscritti riceveranno il link a cui collegarsi.

Mazzoli sintetizza così i principali contenuti dell’incontro dell’8 luglio 2020: «Il Covid consente di vedere una scena che prima era occultata dalla grande corsa in cui eravamo inseriti. Non era una bella scena. Ma perlomeno quelli che prima erano accusati di buonismo, oggi possono, se ne sono in grado, argomentare meglio le loro posizioni rispetto alla salvaguardia dello specifico umano e dell’ambiente.

Paradossalmente stando fermi si sono realizzati apprendimenti per accelerazione.

Più che un “dopo”, un  “ritorno al prima”, siamo chiamati a vivere un lungo “durante”, già iniziato.

Prepariamoci  a una ripresa graduale con molte nuove  complicazioni.

In questo quadro il  lavoro sociale va reinventato. Il sommovimento Covid  lo esige e offre nuove chance ai suoi aspetti più innovativi e urgenti. Certo c’è il rischio che nella “ripresa” ci sia una delega ai codici forti (militari, medici, economici, tecnologici) col sociale relegato  (come spesso è avvenuto) a raccogliere i cocci prodotti dagli altri. Ma c’è anche la possibilità che saltino alcune resistenze e alcuni rituali  gerarchico-baronali e che istituzioni, cooperative, università e fondazioni  scommettano su ciò intorno a cui pochi hanno avuto il coraggio di investire in questi decenni: l’intelligenza collettiva della gente comune.

Bisogna essere rabdomanti e connettori di questa intelligenza del quotidiano all’opera, soprattutto in un Paese come il nostro che vanta un capitale sociale ragguardevole. Ci potrebbero essere  più chance per gli innovatori e  più permeabilità per il lavoro di comunità. Si  apre così una nuova importante prospettiva per il lavoro sociale».

All’incontro partecipano anche: Giuditta Petrillo, presidente del CeSVoP; Pippo Di Natale, portavoce del Forum regionale Terzo settore Sicilia; Salvo Siciliano, AIES Palermo; Angelo Vecchio responsabile pastorale Salute diocesi di Palermo e socio AMCI.

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